Sei decreti di fermo, emessi dalla procura di Agrigento, sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza della città dei Templi in Sicilia, Lombardia e Piemonte, dopo un’indagine condotta dalle Fiamme gialle e dall’ufficio delle Dogane e monopoli di Porto Empedocle nei confronti di appartenenti a un gruppo che operava nel settore delle accise. L’attività costituisce un’appendice dell’operazione denominata “Criminal drinks” con mandati d’arresto anche in Gran Bretagna e Belgio.
Gli indagati simulavano il trasporto di alcolici in un deposito fiscale fittizio italiano, per consentire a mittenti, che si trovavano all’estero, la creazione di cospicue sacche di evasione fiscale su alcolici realmente esistenti ma solo cartolarmente trasferiti in Italia. L’operazione consentiva di vendere in nero superalcolici e birra (per 60 milioni di litri) nel paese d’origine o altrove in Europa. L’accisa evasa ammonterebbe a 26 milioni di euro, oltre a 6 milioni di Iva e alle imposte dirette.