In una conversazione intercettata l’armatore Ettore Morace, arrestato ieri per corruzione, ha detto al padre Vittorio che l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, oggi ministro con delega per il Mezzogiorno, era colui che l’aveva aiutato nell’acquisizione della Siremar. ”Siamo andati a cena con lui – dice Morace – e insomma tutto contento, che ha saputo che stiamo andando bene…insomma ci segue ci segue”. Nell’ordinanza di custodia cautelare che riporta il passaggio il seguito è coperto da omissis.
“Siamo vicini alla famiglia Morace”, “Io sto con Morace”: cartelloni con scritte di solidarietà all’armatore Ettore Morace, arrestato ieri per corruzione, e alla sua famiglia, proprietaria storica della compagnia di navigazione Liberty Lines, sono stati affissi, nella notte, davanti ai cancelli della sede della società e di quella del Trapani calcio. I Morace sono i patron della squadra. Secondo la Procura di Palermo, attraverso mazzette, assunzioni e regali, Morace avrebbe condizionato la politica regionale e nazionale sui trasporti marittimi ottenendo benefici fiscali e fondi regionali indebiti grazie a compensazioni gonfiate. Nell’indagine, tra gli altri, sono finiti l’ex sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari, dimessasi dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, il governatore siciliano Rosario Crocetta e il candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio, parlamentare regionale.
L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri di Trapani e Palermo.