Lo sviluppo socio-economico di Milazzo e della Valle del Mela rende indispensabile la realizzazione di un aeroporto strategico per la Sicilia. Su questo tema, che è stato posto alla base di un convegno organizzato a palazzo D’Amico dal Cad (Centro di prevenzione e ascolto del disagio) ad iniziativa del suo presidente Giuseppe Marano si è soffermato il presidente del consiglio comunale, Gianfranco Nastasi, che ha individuato nella Villa Vaccarino la possibilità di aprire un casinò, pur se ogni qualvolta che si propone una qualche iniziativa –ha detto- si avanza lo spettro della mafia. Introdotti da Francesco D’Amico che ha ricordato una precedente iniziativa finalizzata alla realizzazione (poi saltata) dell’aeroporto, ai lavori hanno Antonio Giardina parlando dei 38 siti nazionali contaminati ha assicurato che il Cad farà sentire la sua voce per trovare soluzioni concrete. Il presidente del Cad Sicilia, Maria Spina si è invece soffermata sulla Sicilia “ponte tra l’Europa e l’Africa”, sostenendo la necessità di azioni che rilancino l’economia della regione da troppo tempo in stand by. Per il Presidente nazionale del Cad Sociale, Gerardo Rosa Salsano, “la Sicilia è una regione autonomia, ma soltanto sulla carta. Poi, entrando in tema, ha parlato dell’Osservatorio ambientale messo in campo a tutela della pubblica salute. In rappresentanza della Federalberghi Isole Eolie Massimo Lo Schiavo è tornato sulla questione aeroporto , “opera decisiva per lo sviluppo territoriale”, registrando però l’assenza di una programmazione armonica del territorio. Un concetto sul quale si è molto soffermato l’ex sindaco Lorenzo Italiano. “L’aeroporto del Mela, una struttura interamente realizzata con risorse private e ad impatto zero in un territorio in crisi e senza valide alternativa, potrebbe assorbire, con il suo indotto, buona parte del notevole tasso di disoccupazione esistente nell’intera aerea metropolitana, che attualmente ha effetti devastanti aggirandosi intorno al 40/45% della forza lavoro, diventando un contribuito notevole e decisamente produttivo, che la regione e la provincia metropolitana di Messina non possono sottovalutare. Sarà opportuno che il nuovo governo regionale prenda posizione su questo argomento verificando se l’investitore indiano è davvero deciso ad andare sino in fondo e assicuri il supporto necessario a rendere possibile la realizzazione di un’infrastruttura che apporterà ricchezza e lavoro in un territorio da tempo abbandonato dalla politica e dalle istituzioni”.
Giampaolo Petrungaro