In Sicilia scatta l’allarme pesce scorpione: una specie tipica dei mari tropicali ma che recentemente ha fatto capolino anche nel Mediterraneo. Un esemplare, infatti, è stato trovato nell’oasi siracusana di Vendicari. Il pesce scorpione, con i suoi aculei velenosi, rappresenta un grosso pericolo per l’ecosistema del Mediterraneo e per i suoi abitanti. Qui è arrivato attraverso il Mar Rosso e il canale di Suez, il riscaldamento globale ha reso le acque del ‘Mare Nostrum’ sempre più simili a quelle tropicali, creando condizioni ideali per specie come il pesce scorpione.
“A rischio sono soprattutto i pesci giovani – racconta Ernesto Azzurro, ricercatore dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, al Corriere della Sera -. Mangia tutto, con una predilezione per i piccoli di cernia”. Il pericolo, tuttavia, non è soltanto per i pesci ma anche per i pescatori subacquei. “La puntura di un pesce scorpione è molto dolorosa, in rari casi mortale – ancora Azzurro -. Il veleno resiste anche 24-48 ore dopo la pesca”.