Il presidente della Regione Sicilia , Rosario Crocetta tira dritto per la sua strada e senza giri di parole e senza ripensamenti in corso mette in chiaro le sue idee e le sue scelte che intende portare avanti. “Mi ricandido, non voglio far vincere il M5S”. Respinge a gran forza i pensieri del suo partito che lo vuole fermare in vista delle prossime elezioni regionali di Ottobre. Per il governatore il M5S non è in grado si poter governare i siciliani, e nel contesto respinge tutti coloro che giustamente o memo lo affrontano in situazioni ad ampio raggio e criteri che lo hanno accompagnato dal suo insediamento al palazzo regionale.
“Non voglio mollare perché non voglio far vincere i Cinque stelle che non saprebbero come governare, né il centro destra che ci farebbe piombare nel passato. Sono in campo per questo e ho il dovere di combattere questa battaglia che si concluderà con la fine della mia vita, mai in un altro modo. Per essere chiari, se cadrò, cadrò sul campo, nessuno pensi che io mi possa ritirare da questa lotta”, ha detto Rosario Crocetta a Rainews24.“Non ho paura dei 5 stelle, anche perché il mio movimento di stelle ne ha nove; non ho fatto dell’onestà uno slogan, perché l’ho praticata. Invece temo che la rissosità che c’è nel Pd e persino nel centrosinistra, quella referenzialità”, ha detto il presidente della Regione Crocetta, a Rainews24. Il governatore si è detto disponibile al confronto: “Non si accettano gli attacchi da chi governa e magari ha assessori in giunta. Da come era la situazione 4 anni fa, con una Regione definita canaglia, si poteva immaginare un bilancio in pareggio? Abbiamo eliminato franchigie clientelari, licenziato 600 lavoratori del bacino Emergenza Palermo che avevano patrimoni confiscati alla mafia, altri 100 che erano rappresentanti delle cosche di Palermo. Ho licenziato forestali piromani che nei boschi facevano da copertura ai latitanti. Non mi sono limitato alla battaglia contro i colletti bianchi, ma anche a quella contro la mafia militare”.(ANSA)
Certo sarà dura poter avere gli stessi consensi di cinque anni fa quando lui stesso aveva proclamato un cambiamento radicale che lui stesso ha fatto nella sua battaglia politica di sindaco di Gela, situazioni diverse in un contesto ad ampio raggio e dove in questi anni ha dovuto affrontare problemi spinosi come quello dei forestali,pip, occupazione e vari sistemi radicati in un contesto programmato e che non ha dato l’impronto che tutti gli elettori si aspettavano. Ridicolizzato in passato nelle varie trasmissioni de l’Arena, e apprezzato nell’ultima sua apparizione sempre da Giletti, dove ha messo in atto il problema del vitalizio dei deputati, con tutti i problemi post trasmissione, dovendo affrontare a viso aperto i suoi deputati che l’hanno attaccato e disprezzato con il bello e cattivo tempo… Un personaggio scomodo e comodo nello stesso tempo , ma certamente non riavrà i voti delle categorie citate sopra, visto l’impronta data in un momento in cui tanta gente aspettava e aspetta un cambiamento che deve esserci….
Antonio David