Nella lotta al ‘big killer’ di tutti i tempi, il cancro, sono tanti e notevoli i passi avanti fatti nella diagnosi e la cura, ma è sul fronte della prevenzione che un maggiore slancio è oggi necessario, considerando che oltre 1 tumore su 3 si può prevenire proprio attraverso i corretti stili di vita, a partire da alimentazione e ‘no’ al fumo. E’ il messaggio lanciato, quest’anno, dalla Giornata mondiale contro il cancro che si celebra il 4 febbraio e che ha un motto emblematico: ‘We can. I can’, ovvero ‘Noi possiamo. Io posso’.
Tema dell’edizione 2017 della Giornata mondiale – promossa dall’Unione Internazionale Contro il Cancro (Uicc), organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate contro la malattia in oltre cento Paesi, e sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità – è proprio ‘Combattere il Cancro con la Prevenzione’ e lo slogan ‘We can. I can’, sottolinea la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), “indica l’opportunità che tutti hanno di prendere parte alla battaglia contro il cancro. Anche una singola persona può infatti fare la differenza, perché è solo attraverso una compatta mobilitazione civile che si può vincere quello che un tempo era chiamato ‘male incurabile'”. Ed oggi infatti, ribadiscono gli oncologi, il cancro è sempre di più una malattia ‘cronica’ con cui si convive e dalla quale si può guarire, tanto che il tasso di guaribilità è passato dal 40% del 2000 al 61% attuale (con punte del 90% per cancro al seno e alla prostata).
Non solo: secondo le ultime stime, l’Italia è ai primi posti, con il 32%, per tassi di sopravvivenza a 5 anni in Europa, collocandosi prima di Francia (27%), Germania (31%), Spagna (27%) e Gran Bretagna (18%). E l’esercito degli italiani ‘sopravvissuti’ al cancro è ogni giorno più numeroso: erano 2 milioni e 244 mila nel 2006, sono oltre tre milioni nel 2016.
Merito dei passi avanti della scienza: oggi le diagnosi sono sempre più precoci e con metodiche d’avanguardia come, ad esempio, la biopsia liquida, che consente di rilevare vari tumori da una semplice analisi del sangue, mentre tra le nuove frontiere terapeutiche un enorme potenziale è legato all’immunoterapia, che punta a risvegliare il sistema immunitario per combattere il cancro e che ha già dimostrato importanti risultati di efficacia contro varie forme tumorali.
Ma sulla prevenzione, avvertono gli esperti, è invece necessario fare di più: “Il 40% dei casi di tumore può essere evitato grazie alla prevenzione, adottando cioè stili di vita sani”, ricorda Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sottolineando come “movimento costante, corretta alimentazione e stop al fumo rappresentano proprio i pilastri di un corretto stile di vita”.
E’ dunque sulla prevenzione che oggi bisogna puntare perchè, nonostante i passi avanti, i numeri restano allarmanti: ogni anno a più di 12 mln di persone viene diagnosticato un tumore e 7.6 mln muoiono di questa malattia. Ma se non si adotteranno iniziative concrete, avverte l’Uicc, si arriverà a 26 mln di nuovi casi e a 17 mln di morti entro il 2030, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.