I casi della vita

Com’è misteriosa la vita. E quante storie, quanti incontri si intersecano dietro l’angolo quando meno te l’aspetti. La grande bellezza è quando puoi raccontarli per la sua positività e attraverso quell’inaspettato momento che poi si sviluppa nella narrazione, quasi fosse qualcosa di inventato che diventa romanzo. Ma quando un incontro si associa per puro caso a un qualcosa che si sviluppa nell’idem sentire, ecco che tutto diventa più facile e reale. Così come casuale e reale è stato il mio incontro con Nadia Rivetti, dottoressa in farmacia di Rodi Milici in provincia di Messina, che è delegata service distrettuale “Viabilità e sicurezza nelle strade”. Una pura coincidenza ci ha fatto incontrare a livello filosofico di vita, in cui anch’io in questi ultimi mesi sono impegnato nel portare avanti l’importanza dell’attuazione dell’Art.230 del Codice della Strada, come materia didattica da studiare nelle scuole di ogni ordine e grado. Ebbene, in una sera di fine estate in cui a Merì – in provincia di Messina –  sono stato invitato alla presentazione sportiva di una squadra di Basket, mi è stato presentato il presidente dei Lions Club di Barcellona Pozzo di Gotto – Dr. Alfredo Santanocita – il quale, venuto a sapere del mio impegno sulla sicurezza stradale per contrastare la crescita abnorme delle giovani vittime della strada, mi ha parlato di un interessantissimo convegno organizzato da loro a Palermo, dal titolo: ”Viabilità e sicurezza stradale nelle città” cui partecipavano tantissimi ospiti, tra cui la Dr.ssa Nadia Rivetti. Nonostante l’invito da parte del presidente, non ho potuto partecipare all’incontro, in quanto da lì a poco avrei fatto ritorno al viaggio verso Torino. “Comunque” mi disse “le lascio il contatto della Dr.ssa Rivetti, così potete sentirvi per rafforzare la rete e la sinergia su questo tema. Farò così con il suo numero di cellulare (se lei permette) che darò proprio alla Dr.ssa Rivetti ”.

Passarono pochi giorni da quel momento e lo squillo del mio telefono non tardò ad arrivare proprio mentre mi trovavo in aeroporto per il mio viaggio di ritorno. Fu una telefonata breve ma molto esaustiva sul significato e l’impegno per la sicurezza sulle strade, che deve partire dall’educazione e dalla conoscenza del Codice della Strada. In breve Nadia Rivetti mi raccontò della sua vita sempre molto attenta al sociale, ai rapporti umani e alle relazioni, quale forma essenziale di crescita personale ma anche dell’altrui persona. Mi piacque molto sapere anche del suo impegno nell’accompagnare i malati durante il viaggio a Lourdes, nonostante la sua professione di Dr.ssa in Farmacia che la occupa notevolmente nel quotidiano: “la farmacia non è solo il luogo dove si scambia la ricetta con la medicina da consegnare al cliente…..” così dice Nadia. Insomma, stiamo parlando di una persona speciale, iperattiva, capace di impegnarsi per il bene degli altri senza badare alla stanchezza fisica e mentale. Una sorta di esempio culturale che funge da sprone a tanti di noi che spesso – e in maniera superficiale – pensiamo di fare già tanto nella vita. Intanto, insieme procederemo sulla strada dell’attuazione dell’Art. 230, grazie alle firme da apporre sulla petizione inserita nel sito www.educazionestradalescuole.it istituito dal Movimento Art. 230, ideato dal Corpo di Polizia Municipale di Camaiore in provincia di Lucca, il cui Comandante Claudio Barsuglia si è reso promotore di questa importante iniziativa che ci porterà presto a Roma, per presentarla al Presidente della Repubblica Mattarella. Dunque, com’è piccolo il mondo nel fare incontrare persone nella casualità e renderle unite per il bene comune. Sono storie di vita, sono l’essenza di ciò che si sintetizza in quell’idem sentire che traduce qualcosa a cui credere veramente.

Salvino Cavallaro                      

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