<<L’era delle piattaforme ha trasformato la professione giornalistica a tal punto che riuscire a trovare fonti attendibili diventa sempre più difficile e i social sono diventati il mezzo per veicolare tantissime fake news>>. Lo ha detto il prof. Francesco Pira, associato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’ateneo messinese nel corso della presentazione del volume di Salvatore Di Salvo dal titolo “La comunicazione cristiana nei social”. L’evento si è tenuto nella chiesa dei Catalani su iniziativa della sezione Ucsi Messina “Carmelo Garofalo”, presieduta dalla giornalista Laura Simoncini, in collaborazione con l’associazione “Antonello da Messina” e la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, alla presenza di una rappresentanza di studenti che frequentano il corso di laurea in Giornalismo e comunicazione del prof. Pira. Il libro di Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia affronta la rivoluzione in atto e mette in evidenza i rischi e le opportunità della rete. Un percorso, quello di Di Salvo, frutto della sua grande esperienza, che ha preso il via con il messaggio del 2014 di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Il Santo Padre, proprio in quella occasione ha chiesto di creare una rete digitale di umanità, non una rete di fili, ma di persone. L’incontro, moderato dal presidente regionale Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, è stato avviato dopo i saluti della presidente dell’Ucsi Messina Laura Simoncini, della presidente nazionale dell’associazione “Antonello da Messina” Milena Romeo e del governatore della Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, Franco Tumeo. Dopo l’intervento del prof. Pira, Salvatore Di Salvo ha spiegato che <<a dare l’input al mio libro è stato il messaggio WhatsApp di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, contenente una preghiera scritta da don Luca Roveda, agiografo della diocesi di Pavia, che mi chiedeva aiuto per la diffusione e recita nelle varie parrocchie italiane. Sabrina ha chiesto l’intervento di Daniele Venturi, presidente dei Papaboys, che fin da subito si è dimostrato sensibile alla richiesta. Questa preghiera richiamava il ricordo dei pastorelli di Fatima all’epoca della spagnola (1920), scritta all’inizio della pandemia per chiedere la loro intercessione a sostegno degli operatori sanitari di tutto il mondo è di tutti noi e proprio questo intento, ha rappresentato la scintilla che ha ispirato il mio libro>>. Le conclusioni sono state affidate a mons. Giò Tavilla, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Messina e consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Messina. <<Il tema della comunicazione torna sempre alla ribalta – ha detto mons. Tavilla – perché oltre a essere attuale è vitale. La comunicazione è condivisione di notizie e di umanità, è calore perché postula la relazione interpersonale e l’arte del comunicare impone sempre autenticità e responsabilità. Di Salvo con questo libro – ha aggiunto – unisce l’attività sul campo con l’impegno ecclesiale consentendo un’esperienza di incontro che ci infonde la consapevolezza che comunicare non è solo trasmettere ma condividere>>.