I riflettori sempre puntati addosso da calciatore che ha vinto la Champions con la Juventus e poi le luci ancora puntati su di lui per altre, incredibili storie di vita. Michele Padovano si è raccontato a Santa Lucia del Mela, invitato dal presidente dello Juventus Club Doc Gaetano Scirea, Benedetto Merulla, per presentare il suo libro intitolato “Tra la Champions e la libertà ” edito da Cairo. È stata la narrazione umana di un campione di calcio che ha vissuto un percorso di vita incredibile, nell’essere stato condannato erroneamente dalla Giustizia e poi rilasciato dopo 17 lunghi anni per non avere commesso nessun reato. E lui, Michele Padovano, ha voluto scrivere il suo libro proprio per dare forza a tanti altri casi come il suo che, ancora oggi, sono ritenuti errori del sistema giudiziario. 256 pagine di imprevedibilità e di ineluttabile destino che in una notte del 10 maggio 2006, proprio quando sembrava uno scherzo da “Scherzi a parte” si è invece tramutato in un inizio di tormentosa tragedia. Sullo sfondo del racconto c’è lo squallore di essere finito in carcere senza avere fatto nulla di male. “Oggi sono cambiato, questa storia mi ha maturato e riesco a individuare bene la gente perbene da quelli in cui bisogna stare lontano”. Sono state le parole di Michele Padovano, il quale ci è apparso sicuro, determinato nel raccontare 17 anni in cui a un certo punto si è aggrappato alla speranza che prima o poi venisse a galla la verità. E in tutto questo tempo in cui Padovano ha toccato il torbido e il fondo della vita, solo gli affetti più cari gli sono stati accanto. “Il merito è stato di mia moglie che ha insistito a farmi cambiare gli avvocati per farmi difendere con maggiore fermezza e capacità professionale” dice l’ex campione della Juventus che oggi ha anche annunciato di avere firmato un contratto per commentare le partite della Juventus su Sky. È un modo per rialzarsi, per ricominciare, per reinventarsi in un mondo che prima gli ha dato il dolce e poi gli ha portato il conto salato della vita. È la storia di Michele Padovano, calciatore, campione di un pallone che ha rincorso tutta la vita e poi è stato tradito nel bel mezzo del suo cammino. Certo, casi come il suo ce ne sono davvero tanti, tuttavia, questo non giustifica un sistema giudiziario spesso sbagliato. Ripagare anni di carcere scontati ingiustamente è davvero inaccettabile.
Salvino Cavallaro