È sempre stato in primis il desiderio del papà di Marco e poi di tutta la famiglia Salmeri, la quale si è sempre stretta al pensiero che il loro figlio tragicamente scomparso debba essere ricordato dalla città di Milazzo e dalla Società di calcio rossoblu, come fosse ancora lì ad abbracciare coloro I quali l’hanno conosciuto e voluto bene. Così, dopo avere ottenuto dall’allora Amministrazione Comunale che faceva capo al Sindaco Pino, il passaggio dell’intestazione dell’ex stadio Grotta Polifemo a Marco Salmeri, papà ha continuato a pensare come immortalare il nome di Marco in quello che è stato il suo habitat naturale e cioè il calcio, lo spogliatoio, i compagni di squadra, gli amici, i conoscenti, i tifosi, riservando una statua ricordo di Marco, proprio prospiciente all’ingresso degli spogliatoi. Qui tutto parla di lui come fosse ancora lì a vestire la maglia rossoblu del Milazzo assieme ai suoi compagni. Dunque, dicevamo i tifosi. Sono stati proprio loro gli artefici del ricordo di Marco a 10 anni della sua scomparsa. Un’anima sola ma suddivisi in gruppi, i Vecchi Ultras 1984 e Gioventù Vecchie Maniere si sono uniti per programmare una giornata indimenticabile con il titolo “Marco Vive”. Prima la Santa Messa nella Chiesa di San Papino, poi il corteo fino allo stadio e la scopertura del bellissimo murales posto proprio sulla parete dell’entrata dei calciatori, dirigenti e arbitri. E non è un caso che questa straordinaria opera d’arte con l’icona di Marco sia stata posta in quell’angolo dove tutti possano apprezzare non solo l’arte ma anche il ricordo di Marco. Alla fine della giornata tutti si sono recati al Teatro Trifiletti per una serata fatta di filmati, ricordi, foto, interviste e struggenti momenti di emozione. Ma Marco vive, ed è quello che si evince da ogni testimonianza di lui, del calciatore che è stato e, soprattutto, dal ragazzo pieno di vita che resta nell’immaginario collettivo di una Milazzo che tramandera’ alle giovani generazioni il suo ricordo. La famiglia Salmeri ringrazia il gruppo dei tifosi del Milazzo che già intorno alle 17,00 sono partiti in gruppo lungo il litorale di Ponente al grido di “Marco, Marco, Marco sempre con noi”. E anche chi, come il sottoscritto non ha potuto essere presente per motivi di salute, ha potuto ascoltare in lontananza l’accorato ricordo in maniera affettuosa e indelebile. Erano presenti anche le istituzioni cittadine; il sindaco Pippo Midili e l’Assessore allo Sport Antonio Nicosia. È la letteratura di Milazzo, dove la narrazione di Marco ben si interseca alla grande storia della città mamertina.
Salvino Cavallaro