Nonostante le nubi nere e cariche di pioggia che non lasciavano presagire nulla di buono, il Palazzo D’Amico di Milazzo si è arricchito di persone – talora anche non propriamente amanti del calcio – che hanno considerato le tematiche in discussione come un evento social – culturale da seguire con attenzione, a beneficio di una profonda riflessione su quanto sta accadendo nel mondo del pallone. Un calcio visto con gli occhi di chi – una volta tanto – non vuole considerare i fatti squisitamente tecnici, ma i motivi per i quali tutto appare così carente nei risvolti etici che sembrano proiettati verso la deriva dei valori sportivi e umani. Tra ludopatia, eccessivi nervosismi immotivati, cadute di stile in sede di conferenze stampa e becere ricadute sul razzismo, nell’ambito dell’evento culturale organizzato dall’Associazione Culturale Teseo di Milazzo e dal presidente Dr. Attilio Andriolo, si è cercato di sviscerarne le cause. L’evento, che è stato moderato dal giornalista Salvino Cavallaro e dal presentatore Tv di AM – Antenna Mediterranea Francesco Anania – si è avvalso della presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Milazzo Dr. Antonio Nicosia (il sindaco Pippo Midili non ha potuto partecipare per impegni di lavoro) il Dr. Leonardo La Cava (Presidente Provinciale FIGC) Antonio Argento (Presidente AIAC Associazione Allenatori) Pippo Gitto (ex calciatore del Milazzo) e in videochiamata Claudio Minoliti ( Giornalista Scrittore e autore del libro “Puskas, il campione dei due mondi”, Mauro Zampollini (ex calciatore e allenatore) Nicola Galloro ( Avvocato, giornalista, radiocronista calabrese). A completare la partecipazione c’è stato anche il presidente della Teseo cultura, Dr.Attilio Andriolo, il quale ha messo in evidenza un excursus dettagliato dei vari momenti di denunce legali e sportive che si sono succedute durante l’arco degli anni nel mondo del calcio. Interessante la partecipazione del pubblico, che è stata apprezzata come inclusione attiva ad un evento culturale che lascerà sicuramente traccia per grande capacità di riflessione su tematiche che non hanno avuto la presunzione di risoluzione del problema, ma di essere discusse come idee da proporre per migliorare uno sport che deve ritrovare la sua vera identità nei sani valori sociali.