Ci sono storie che per il loro tragico epilogo segnano solchi indelebili, non solo tra le famiglie colpite dall’ineluttabile destino, ma anche nel contesto urbano in cui si è nati e vissuti. La scomparsa in giovane età di Marco Salmeri è per Milazzo una ferita sempre aperta, un qualcosa che ha inciso nel tessuto sociale della città mamertina. E non è un caso che dopo la tragedia avvenuta il 27 Aprile del 2014, in cui Marco perse la vita in un incidente automobilistico, la Giunta Comunale di allora, presieduta dall’ex sindaco Carmelo Pino, si prodigo’ per intitolare l’ex Stadio Grotta Polifemo a Marco Salmeri. Tutto ciò è emblematico di quanto questa storia umana del giovane calciatore del Milazzo, sia entrata a far parte degli accadimenti che si sono succeduti in questo bellissimo angolo di mondo, in cui cielo e mare si uniscono e si fondono in un unico monolito di azzurro immerso. Certo, dieci anni sono tanti, tuttavia, per i genitori e per la città milazzese sembra che tutto sia accaduto ieri, talmente partecipativa sarà la ricorrenza nel condividere i vari appuntamenti commemorativi organizzati per ricordare Marco Salmeri. Ognuno con la propria storia, ognuno con il proprio destino che narra la vita in tutte le sue forme. E il ricordo di ciò che è stato, resta l’unico motivo per viverlo insieme.
Salvino Cavallaro