Una bellissima notizia che fa capire come un professionista dell’informazione di lungo corso, decida a 56 anni di iscriversi al corso di studi per sostenere l’esame e ottenere il patentino di allenatore per squadre dilettantistiche. Un obiettivo da raggiungere che Giovanni Floris ha tenuto chiuso nel cassetto dei suoi sogni da realizzare. Al Corriere della Sera Giovanni Floris dice: “Dico solo che è vero. E’ il mio sogno, ma non aggiungo altro”. Ma a svelare qualcosa d’altro ci ha pensato l’AIAC calcio Lazio: “A metà aprile, assieme ad altri corsisti, sosterrà gli esami per l’abilitazione da allenatore in ambito dilettantistico. E’ per tutti il primo passo verso una carriera da allenatore”.Tifosissimo della Roma, Giovanni Floris aveva già svelato qualche tempo fa questo suo progetto rafforzato dal volere dei suoi due figli Valerio e Fabio, ma anche dalla moglie Beatrice Mariani: “Era il 2001, l’anno in cui la Roma vinse lo scudetto, indossavamo entrambi la maglietta numero 11 di Emerson che ci eravamo regalati per i nostri 11 anni insieme” – aveva raccontato il giornalista nella stessa intervista. Questa comune passione per la Roma si era evidenziata il giorno del matrimonio della coppia, dove persino i tavoli del ricevimento erano stati assegnati con i nomi dei giocatori della Roma. Passione di un calcio che si infiltra nell’anima, ed è talmente forte che nemmeno il tempo è riuscito a renderlo opaco. Neanche a 56 anni, neanche con una carriera brillante di serio giornalista che non preclude il desiderio di sedersi sui banchi di scuola per realizzare quel sogno di diventare allenatore di calcio. A volte i sogni si realizzano e si raggiungono proprio quando meno te l’aspetti. Giovanni Floris che si mette in discussione con l’animo di un principiante, fa davvero pensare quanto deve essere grande questa passione per quel calcio che, nonostante tutto, resta qualcosa di inspiegabilmente misterioso.
Salvino Cavallaro