Ci sono figli di artisti che vivono di luce riflessa e figli di artisti che, con un fare molto empatico e umile, si propongono agli spettatori e ai media con l’orgoglio del cognome che portano, dimostrando le proprie grandi potenzialità. E’ il caso di Angelina Mango figlia d’arte ma con già sua la grande voglia di portare avanti con rispetto ciò che fu papà Pino. A sentirla cantare sul palco dell’Ariston nella serata dedicata alle Cover è venuta a tutti la pelle d’oca. Vibrazioni emotive e canore si sono intersecate in un continuo alternarsi di sentimenti forti, che hanno lasciato nell’anima una profonda traccia di emozioni. Mai, prima d’ora, Angelina aveva cantato una canzone del padre, ma a Sanremo ha accettato di cantare al pianoforte quella storia di addio e d’abbandono. E Angelina l’ha fatto in punta di piedi, senza pompa magna ma con una umiltà sconvolgente e una splendida voce tutta da ascoltare, anzi da vivere. Angelina ha cantato “La Rondine” di papà Pino, immortalando un momento di alta classe e cultura musicale che, in una interpretazione davvero splendida, ha toccato le corde del cuore. Ha perso papà quando aveva solo 13 anni, e oggi che ne ha 22, attraverso la sua bellissima voce sembra ripercorrere la stessa malinconia dei testi cantati da papà, seppur con un’impronta diversa, più personalizzata e inerente alla freschezza dei suoi anni. Tuttavia, in Angelina si nota quel vuoto incolmabile che è dato dalla perdita di un padre che l’ha lasciata troppo presto. Un sentimento che esprime dalla sua voce, dal suo sguardo un po’ malinconico, ma attenta – con orgoglio – a non farsi riprendere dalle telecamere mentre si commuove.“Nonostante tu sia la mia rondine andata via/ sei il mio volo a metà/ sei il mio passo nel vuoto/ Dove sei?/ Dove sei?/ Dove sei?/ Dove sei?/ Unico amore che rivivrei/ Sai di vento del Nord/ sai di buono ma non di noi/ stessa luna a metà/ Sei nel cielo sbagliato/” Questa parte di testo de “La Rondine” è significativa di ciò che è stato papà Pino Mango – sensibile poeta e cantautore – che ancor oggi rappresenta l’attualità dei sentimenti che, per fortuna, non passano mai di moda. Angelina lo sa, e per questo, microfono alla mano, sembra voler dire “EMOZIONIAMO?” E noi ci siamo emozionati!
Salvino Cavallaro