Tra conflitti di interesse e reati amministrativi, la nuova destra prosegue come ai tempi di Berlusconi. Nulla di nuovo all’orizzonte, anzi, diremmo che la situazione politica del Potere Italiano mette sempre più in evidenza i limiti di una classe dirigente inadeguata a sorreggere le sorti dello Stato Italiano. Da Pozzolo a Vittorio Sgarbi, le varie Procure sono al lavoro per chiarire i fatti avvenuti. Mentre per Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia protagonista dello sparo di Capodanno, la Procura di Biella ha aperto un fascicolo iscrivendolo sul registro degli indagati per lesioni colpose e violazione della legge che regola l’uso delle armi, Vittorio Sgarbi, sottosegretario ai Beni Culturali è indagato dalla Procura di Imperia e da quella di Macerata, in seguito alle inchieste condotte dal Fatto Quotidiano e da Report, il cui caso riguarda un dipinto di Rutilio Manetti rubato nel 2013 e riapparso in una mostra del 2021 come proprietà dello stesso Sgarbi. Situazioni quantomeno imbarazzanti che, in questo momento in cui si sviluppa da parte delle Procure l’indagine Ad Personam degli indagati, fanno pensare come moralità ed etica di chi dovrebbe fungere da esempio comportamentale, restano come il “Re nudo”. Avvilente davvero questa situazione inaccettabile di chi a fatica cerca di dare alla propria immagine di rappresentanti dello Stato, il prodotto dei valori politici, civili e umani. E se a tutto questo ci aggiungiamo una Tv di Stato che oltre ad avere epurato programmi, artisti e presentatori contrari politicamente alla destra di Potere, facendo emergere pericolosi segnali di insofferenza verso la libera informazione e la pluralità di pensiero, ci accorgiamo quanto oggi sia difficile non riflettere sugli anni passati a costruire faticosamente questa nostra Italia dal volto democratico, libero e attento ai principi di moralità che deve partire proprio dalle Istituzioni. Sì, è vero, anche in passato sono avvenuti fatti che hanno fatto emergere conflitti di interesse e abuso di Potere, tuttavia, con i reiterati e gravi fatti avvenuti in questi ultimi anni, la nostra fiducia verso questa classe politica viene a mancare. E anche se non è corretto fare di ogni erba un fascio, noi ci dissociamo da sempre da un sistema autoritario e irrispettoso del più basilare principio democratico di libertà di pensiero.
Salvino Cavallaro