Sarà Genova, designata “Capitale Europea dello Sport 2024”, ad ospitare l’edizione 2023 del World Plogging Championship, rassegna iridata che nel fine settimana vedrà impegnati 100 atleti provenienti da 15 nazioni in rappresentanza di Europa, Africa Asia e le Americhe. Tra gli atleti che proveranno ad aggiudicarsi il titolo mondiale nella Città della Lanterna ci saranno la filippese Maria Grazia Celi, apprezzata docente dell’ITI Majorana di Milazzo, ed il marito Saverio Mancuso, alla sua seconda presenza dopo l’esordio ed il buon piazzamento in classifica generale nell’edizione 2023.
Entrambi noti in città e nel comprensorio per il loro impegno sociale a fianco di soggetti con disabilità, da qualche anno sono testimonial di questa nuova tendenza eco-friendly chiamata Plogging, che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all’aria aperta.
I due portacolori dell’ASD ARB di Messina presieduta da Ettore e Davide Liotta saranno gli unici rappresentanti del Centro/Sud e si sono qualificati per la fase finale che assegnerà il titolo di campione del mondo vincendo il Challenge tenutosi a Milazzo come gara di contorno alla manifestazione estiva Allinparty, la ormai tradizionale kermesse di sport inclusivo che ogni anno vede la partecipazione di migliaia di appassionati. “Parteciperemo a questo evento con molto entusiasmo ed assoluta serenità” – afferma la Professoressa Celi – “Al di là del risultato sportivo in sé, sarà importante capitalizzare la risonanza di una manifestazione di carattere mondiale per divulgare il più possibile la pratica di una disciplina che declina perfettamente la tutela della salute nostra e dell’ambiente che ci ospita. Vorremmo riuscire a mettere in pratica iniziative che prevedono il coinvolgimento delle scuole, di comunità parrocchiali o di semplici gruppi di persone che camminano o corrono per mantenersi in forma. La tutela dell’ambiente passa anche da piccoli gesti quotidiani ”
L’idea alla base è quella che ottimizzare il tempo utilizzato normalmente per l’allenamento, per fare anche qualcosa di positivo per lo spazio in cui si vive. Chi fa Plogging, infatti, scende in strada munito di sacchi della spazzatura per raccogliere i rifiuti che incontra durante la sessione di fitness. Il termine Plogging deriva dall’unione dell’espressione svedese “plocka upp”, ovvero “raccogliere”, e della parola inglese jogging. Venne coniato per la prima volta nel 2016 dal podista svedese Erik Ahlström, il quale in occasione del trasloco in una città diversa da quella in cui risiedeva, decise di ripulire la zona nella quale era solito allenarsi tutti i giorni, prima di lasciarla per sempre. Da quel momento la disciplina si è diffusa a livello internazionale, specialmente in Europa ed in Asia venendo praticata sia in forma individuale che riunendosi in gruppi e associazioni per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi locali, dove integrare i benefici psico-fisici derivanti dal praticare sport con l’obiettivo di fare qualcosa di utile per l’ambiente e per l’intera collettività, ripulendo strade, parchi, sentieri di montagna, fiumi e tutti i luoghi e gli spazi dove si vive e ci si allena.
Il regolamento della gara che assegnerà il titolo mondiale è semplice: vince l’atleta che ha accumulato più punti, sommando la distanza percorsa, il dislivello positivo superato e i rifiuti raccolti in CO2 equivalente e sottraendo l’eventuale tempo inferiore al tempo massimo stabilito, che per questi mondiali è stabilito in sei ore. Ai concorrenti vengono consegnati sacchi dotati di microchip nei quali depositare i rifiuti raccolti che verranno poi valutati dalla giuria. Non esiste un percorso obbligato, ma ci si può muovere liberamente all’interno del campo di gara, i cui confini saranno comunicati solo il giorno prima della sfida. I due atleti siciliani saranno anche ai nastri di partenza della novità di quest’anno, la “Urban Plogging”, gara dimostrativa ad invito che si terrà al centro di Genova domenica mattina che servirà ad implementare la conoscenza di questa attività amica dell’ambiente.