SANTA LUCIA DEL MELA. Oltre duemila presenze. Sono state queste le persone che hanno animato il borgo antico di Santa Lucia del Mela per assistere agli aventi organizzati nell’ambito dell’Aura Fest. Un percorso strutturato dal direttore artistico Giuseppe La Spada fatto da opere, parole, suoni, odori, luci. Aura Fest ha chiuso I battenti con un grande successo di pubblico. «Credo che un’amministrazione attenta – dice il sindaco Matteo Sciotto – debba avere una chiara visione del percorso da intraprendere. Aura Fest rappresenta il primo importante passo che ci consentirà di portare il nostro Borgo Sacro, tra i borghi più conosciuti della Sicilia. Abbiamo lavorato per alzare il livello di quello che è il concetto di Festa culturale. Santa Lucia del Mela merita, sia per la sua storia, che per il patrimonio storico, artistico e culturale, di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che intendono esprimere arte. Ecco perché Aura Fest è un evento unico nel suo genere, unisce arte e musica alla spiritualità di ognuno di noi. Una valorizzazione in chiave moderna di concetti fondamentali per il nostro percorso»
«E’ stata una notte fantastica ed indimenticabile – precisa l’assessore alla Cultura Pier Paolo Calderone – Una notte che ha messo in risalto le potenzialità del nostro territorio ed in particolar modo quelle del nostro centro storico. Sono state settimane di duro lavoro, ritmi estenuanti e grande spirito di sacrificio da parte di quei luciesi che hanno creduto in questo progetto. Un doveroso ringraziamento a Don Lino, per essersi speso per la buona riuscita dell’evento, per il suo spirito di collaborazione e per i suoi preziosi suggerimenti. Grazie a Padre Paolo che ancora una volta ha mostrato il suo amore per Santa Lucia del Mela. Il merito per il risultato raggiunto è soprattutto di un artista poliedrico, un visionario, che ancora una volta è riuscito a reinventarsi e a stupirci. Grazie Giuseppe La Spada»
«Il dialogo costante tra noi e l’amministrazione Comunale – dichiara Padre Paolo parroco della città – ha permesso a tutti gli appassionati, di stupirsi di fronte ai nostri più importanti monumenti in una nuova veste, quella notturna. Chiese e Musei sono testimoni di una cultura millenaria, custodi di elementi unici, identitari delle nostre tradizioni e della nostra storia, ecclesiastica e non; e di notte il loro fascino si amplifica»
«Una qualità mai vista prima nelle nostre zone – commenta Giuseppe La Spada -, confermata dalle centinaia di messaggi di congratulazioni che stanno arrivando da chi c’è stato e da tutta Italia e dall’estero grazie ai social. Questo nuovo modello integra dove c’era separazione, utilizza l’arte per toccare il cuore delle persone e per dare stimoli alla nostra evoluzione spirituale e al rispetto della Natura».
La pioggia ha interrotto la serata ma ha anche permesso di concluderla con un suggestivo Concerto nella Cattedrale, dove hanno performato in un’atmosfera mistica e onirica gli artisti
Roberta Montanari e Matteo Del Soldà, Giuseppe De Francesco e Giusy Inferrera.
Davvero estasiate le centinaia di persone che sono rimaste fino alla fine.