Nell’ ambito della X edizione della Notte Bianca per Sant’ Antonio organizzata dai Padri Rogazionisti, con il patrocinio del Comune, si è registrata una grande affluenza di visitatori all’ interno della Basilica Santuario di Sant’ Antonio di Messina.
Alla presenza di padre Mario Magro, rettore della Basilica, del sindaco Federico Basile e di Egidio Bernava, Presidente del Conservatorio “Arcangelo Corelli”, è stato possibile apprezzare le suggestive performance musicali del Conservatorio musicale Corelli e le esibizioni degli artisti dell’associazione D’aRteventi.
Ha riscosso poi grande apprezzamento la possibilità di visitare all’ interno del Santuario di Sant’ Antonio il restaurato Crocifisso della fine del XV secolo, recuperato da S. Annibale Maria di Francia dai resti del vicino tempio della Maddalena dopo il terremoto del 1908 e restituito al Santuario a marzo scorso, dopo 114 anni dal suo ritrovamento. Ad accogliere i visitatori, i soci dell’ Archeoclub Area integrata dello Stretto, presieduto da Rosanna Trovato, che hanno curato una dettagliata presentazione del Crocifisso ai visitatori. Il restauro del Crocifisso è stato promosso dai Padri Rogazionisti e assistito nelle varie fasi dalla Soprintendenza ai beni culturali di Messina. L’ intervento di recupero della scultura lignea è stato condotto dalla restauratrice Fedra Sciacca in collaborazione con la restauratrice Mariangela Sutera di Enna. Osservando l’ imponente scultura ricca di fascino non si può fare a meno di notare che le braccia del Cristo sono arcuate verso l’alto così tanto da evidenziare la nervatura sofferente, il capo chino verso destra, incoronato da spine, gli occhi socchiusi, l’ espressione dolcissima e toccante del viso, che suscita profonda emozione, l’ eleganza delle forme e la preziosità della finitura pittorica abilmente recuperata sotto uno strato di vernice scura. Su una traccia documentaria individuata da Gaetano La Corte Cailler l’ opera potrebbe esser attribuita con cautela a Pietro Oliva, allievo di Jacobello ( XV secolo). Un’ opera unica e sicuramente di grande pregio nel contesto della scultura rinascimementale siciliana.
Per molti la Notte bianca è stata anche l’ occasione per visitare, guidati da preziosi volontari, il Museo del Quartiere Avignone, dedicato a Padre Annibale Maria di Francia, che ricostruisce, in scala ½, il “Quartiere Avignone”, dove S. Annibale Maria di Francia operò e si prodigò verso orfani e poveri.
Un vero e per molti anche inaspettato tuffo nel passato…, mentre dall’ adiacente cripta l’ handpan di padre Lucio Scalia diffondeva le note della sua bellissima musica spirituale, creando un’atmosfera suggestiva e celestiale.
Ester Isaja