Uno 0 – 2 che l’Inter si è meritato senza nessun dubbio. Barella e Bastoni su tutti, ma è la squadra che è stata spettacolare, cinica e capace di annientare letteralmente il Benfica sul terreno di gioco, di fronte alla sua gente rimasta ammutolita davanti alla qualità della squadra di Simone Inzaghi. In Champions i nerazzurri sono tutt’altra cosa rispetto al Campionato. Ma questa sera, dopo il gol di Barella, il rigore segnato da Lukaku e la forza d’urto messa in campo dall’Inter, c’è la difficoltà di inquadrare una squadra che con la stessa facilità è in grado di illudere e poi deludere. È la fatica di sapere creare la tensione giusta, calibrare lo sforzo mentale e fisico, ed essere continuativi nella capacità di crederci a prescindere dalla qualità dell’avversario. L’Inter ha grandi giocatori e una grande panchina da disporre al momento giusto. I cambi di Inzaghi, questa sera, non hanno inciso negativamente ma, una volta tanto, sono stati azzeccati nella lettura di una partita che l’Inter ha dominato contro un Benfica che in casa non perdeva da 13 partite. E adesso, tra otto giorni a San Siro, ci sarà il ritorno per il passaggio alla semifinale. L’Inter, in questa magica notte, ha già messo una sua ipoteca per guadagnarsi il diritto alla semifinale. L’importante che non appaia tra le nuvole di San Siro, quell’Inter da Dottor Jekyll e Mister Hyde capace di vanificare ogni cosa. Salvino Cavallaro