«I socialisti democratici siciliani festeggeranno come ogni anno la Giornata internazionale della donna. Questa volta, con una particolare solidarietà verso le donne ucraine, iraniane e afghane». A sottolineare l’importanza per la socialdemocrazia mondiale della ricorrenza dell’8 marzo, che fu istituita dall’Internazionale Socialista, è Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici. Il leader isolano del Sole nascente interviene anche sul dibattito in corso in merito alla rilevanza dell’impegno femminile in politica: «vorrei sottolineare – prosegue Matasso – le grandi qualità che molte donne hanno dimostrato nel servire le istituzioni del Paese e nel portare avanti le lotte per la libertà, dai Fasci siciliani alla Resistenza antifascista, fino alle battaglie per i diritti civili. Spesso, però, si sentono anche delle inesattezze, pronunciate da chi rivendica di aver promosso per primo una donna in ruoli di grande responsabilità, individuando in genere un momento cruciale per la condizione femminile nel Secondo dopoguerra, se non nei mesi scorsi. Mi sembra abbia un certo significato, in occasione dell’8 marzo, ricordare che la prima donna a guidare un partito politico in Italia fu l’ucraina Angelica Balabanoff, nata a Černihiv nel 1878 ed eletta nel 1928 alla guida di uno dei tronconi in cui si era diviso il socialismo italiano». Una donna ingiustamente dimenticata, secondo l’esponente socialdemocratico, «anche per la sua successiva adesione alla dolorosa scissione che Giuseppe Saragat dovette consumare nel 1947, a cui Angelica Balabanoff prese parte insieme ad altre compagne, tra le quali la “siciliana adottiva” Maria Giudice». In questi giorni difficili per le donne ucraine e di tutto il mondo, i Socialdemocratici formulano i loro auguri all’universo femminile celebrando la pasionaria socialista italo-ucraina.