E’ la trasmissione delle 7,15 del mattino che va in onda dal lunedì al venerdì di tutte le settimane. Si intitola Viva Rai2 ed è condotta da quel virtuoso artista che una ne pensa e cento ne fa. E’ Rosario Fiorello che assieme a Fabrizio Biggio e un nugolo di altri personaggi, si riuniscono al mattino presto in un bar di Roma per commentare a modo loro i fatti, le notizie accadute e quelle che accadranno durante la giornata, tra ironia e tante risate. E’ un modo straordinario per darsi una svegliata al mattino in maniera più allegra, visto che le notizie di questi anni ci hanno resi vulnerabili e sempre più proiettati versoansie e malumori nocivi alla salute fisica e psicologica. E persino ieri 27 febbraio, giorno in cui si sono svolti i funerali del suo mentore, re del talk show Maurizio Costanzo, ha voluto omaggiarlo senza gag alle prime luci dell’alba tra commozione e ricordi, con l’intento di fare una puntata divertente. Già, divertente! E chi mai si può immaginare in arte qualcosa di divertente ricordando l’amico del cuore che non c’è più. Eppure, anche in questo caso Fiorello si è superato dando spazio al rispetto con intelligenza e promettendo a Costanzo, nel giorno dei suoi funerali, di dare spazio ai ricordi più belli attraverso quella leggerezza che è la caratteristica di questo programma da lui ideato. “Mi hai cambiato la vita, sono tre giorni che penso a cosa dire. Faremo la puntata più divertente di tutte” – dice Fiorello in una premessa che è una promessa. E così, intorno alla puntata c’è stata tanta curiosità. Infatti, in Via Asiago a Roma c’era il pubblico delle grandi occasioni, in una mattina presto che ha raccolto più di 500 persone, anche in funzione della presenza di Ultimo, il cantautore romano che ha cantato in una puntata interamente dedicata a Costanzo. “Maurizio, sono tre giorni che parlano di te, che dicono cose stupende di te, del grande uomo che eri, di come hai rivoluzionato il mondo della TV e di come hai cambiato la vita a tante persone che fanno questo mestiere, me per primo. Volevo quindi anche essere divertente, perché so quanto ti piaceva ridere”. Così Fiorello canta la canzone scritta da Costanzo “Se telefonando” e dopo ricorda in maniera testuale e ridicola quando egli lo chiamava “signor Costanzo” in forma di rispetto, mentre si è poi sentito dire in romanesco: ”Mo’ hai rotto i cog**ni co sto signor Costanzo, chiamami Maurizio”. Una bellissima idea di non cadere nella facile tentazione di un ricordo ammantato di sola malinconia. Ed è ammirevole dare l’input e recepire questo gusto della battuta, dell’ironia mai irriverente che si identifica con la voglia di leggerezza, perché in fondo tutto continua e lo show sul palcoscenico della vita deve andare avanti. Sdrammatizzare finché si può, deve essere il motto di tutte le mattine appena ti alzi. Anche se non è facile, anche se se la realtà tende ad abbatterti, è essenziale riscoprire la leggerezza della risata che allontana i pensieri che ti affossano e ti fanno vivere male. Fiorello lo sa da anni per indole naturale e per professione. Proviamoci anche noi, chissà che non ci aiuti davvero a stare meglio curando le ferite dell’anima.
Salvino Cavallaro