«La vittoria di Elly Schlein alla primarie del Pd pone in primo luogo un problema interno a quel partito, connesso al sovvertimento della volontà dei tesserati, che invece avevano votato in maggioranza per il candidato Bonaccini. Naturalmente, noi Socialdemocratici ci riserviamo di giudicare l’albero dai frutti, partecipando alla discussione che inevitabilmente si sta aprendo anche nel mondo laico-socialista». Così Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici, ha commentato l’elezione della ex vice presidente della regione Emilia-Romagna alla guida del principale partito d’opposizione in Parlamento. «Tuttavia – prosegue il leader isolano del Sole nascente – desidero esternare una mia opinione personale: credo che la guerra in Ucraina costituisca uno spartiacque nella storia contemporanea e nel confronto di due visioni diverse della sinistra d’oggi. In questo senso, mi sembra che i distinguo espressi da Elly Schlein rispetto al sostegno militare alla giovane democrazia aggredita non agevolino il dialogo tra il Pd e noi riformisti storici, fedeli tanto al principio gradualista quanto a quello di libertà». Matasso non nasconde il timore di cedimenti verso atteggiamenti che inseguano «il populismo becero di Conte e la cosiddetta “sinistra” radicale». Frattanto, l’esponente socialista democratico, che sabato scorso è intervenuto alla manifestazione pro-Ucraina svoltasi a Messina, ha espresso solidarietà al Circolo ARCI messinese, in queste ore oggetto di aggressioni e insulti sulle reti sociali per aver preso posizione a favore della resistenza del popolo ucraino. «Una forma di squadrismo – osserva Matasso – che unisce i putinisti di destra e sedicenti di sinistra».