Scommettere sull’empowerment economico delle donne quale fattore decisivo per demolire prevaricazioni e contrastare la violenza di genere. Di questo e altro ancora si è discusso oggi pomeriggio al webinar “Empowerment e prevenzione della violenza di genere per lo sviluppo del benessere finanziario delle donne” promosso dalla Camera di commercio, in collaborazione con Innexta, il Consorzio camerale per il credito e la finanza. «Da sempre sensibile a queste tematiche, la Camera di commercio anche quest’anno dà il suo contributo nel contrasto alla violenza di genere – afferma il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina – promuovendo un ciclo di webinar dedicati alle donne e, nello specifico, per fornire loro quegli strumenti indispensabili per la propria emancipazione economica e, dunque, sociale. Non è certo un caso che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’emancipazione di donne e ragazze costituisca il “Goal 5” dei 17 previsti nell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile».
«Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne per il 2021-23, presentato dalla ministra per le Pari opportunità sottolinea la necessità di favorire e implementare la loro alfabetizzazione finanziaria – aggiunge la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella – acquisire consapevolezza di sé e avere il controllo della propria vita è fondamentale. Il lavoro, dunque, quale strumento di contrasto alla violenza di genere e punto di partenza per un nuovo inizio». «La finanza, come tanti altri settori dell’economia e della società, oggi ha bisogno della visione delle donne e delle loro competenze – prosegue Cettina Scaffidi, presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio – per valorizzare la loro capacità di costruire non solo per se stesse, ma per l’intera comunità. Durante la pandemia, gli avanzamenti nella parità di genere conquistati nei decenni, sempre a fatica, hanno dimostrato molta fragilità e, allo stesso tempo, si sono ristretti gli spazi economici e partecipativi, vanificando anni di progressi raggiunti. Per questo motivo appare ancor più necessario identificare linee guida che puntellino il raggiungimento di un’eguaglianza effettiva, nonché la protezione di donne e ragazze che vivono in condizione di vulnerabilità ed esposizione al rischio di violenza».
A portare i saluti anche l’assessora comunale alle Pari opportunità, Liana Cannata: «L’indipendenza economica è fondamentale per garantire una piena autonomia della donna, soprattutto dinanzi a un contesto domestico violento. Iniziative come questa sono preziose perché contribuiscono a diffondere, nell’ambito delle pari opportunità di genere, un messaggio culturale importante, che può salvare la vita a tante donne che subiscono violenza o che potrebbero in futuro subirla. La sicurezza economica è quella via di fuga che permette a donne e bambini di allontanarsi dalle mura domestiche che, in situazioni di povertà, possono diventare una prigione».
Subito dopo, si è entrati nel vivo dei lavori con la relazione di Mariella Crisafulli, consigliera di Parità della città metropolitana: «Al di là del rito che si celebra in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, questo ciclo di seminari vuole essere un aiuto concreto per informare le donne sull’importanza dell’indipendenza economica anche come strumento sia per prevenire quanto per combattere la violenza in tutte le sue forme, compresa quella economica. Dipendere dal proprio marito o compagno è spesso sottovalutato dalle donne stesse, mentre saper gestire il proprio denaro, dovrebbe essere l’obiettivo da raggiungere sin da subito per un rapporto di parità. Al Centro per l’impiego di Messina, in collaborazione con l’Ufficio della consigliera di parità, è attivo uno Sportello Donna per aiutare concretamente le donne vittime di violenza nella ricerca di un lavoro o di un percorso professionale».
Infine, l’intervento di Emanuela Rinaldi, professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del dipartimento di Scienze economico-aziendali e Diritto per l’economia dell’Università di Milano-Bicocca, su “Il denaro non è sporco. Capitale economico e culturale come risorse per l’empowerment femminile”.