Salvino Cavallaro – E’ il mese in cui si raccolgono le mele, le castagne. Uva e vino non mancano. Ma ottobre è anche il mese della dolce malinconia autunnale. Una stagione che affascina per i suoi colori, i profumi che si sprigionano intensi nell’aria, la rugiada che si deposita sulle ormai fragili foglie che ci fanno capire che l’estate è andata via, portando con sé il vissuto di ricordi ed emozioni. Un contrasto di sentimenti ed umori che sono legati alle stagioni, al cambiar delle cose che talora è repentino. Troppo. Cominciano le giornate uggiose e le nuvole basse cariche di pioggia ci preparano ad affrontare mentalmente l’inverno. Ottobre è un mese particolare, ed è anche il più amato da chi preferisce l’autunno alle altre stagioni. Ricominciano gli impegni che avevamo messo da parte durante l’estate e tutto si fa più regolare, forse anche più logico per chi lavora ed ha ripreso la propria attività già da un mese. Anche in città si avverte un cambiamento. Si tirano fuori dall’armadio le prime maglie di lana non ancora pesanti. E’ bello sentirsi avvolto nel tepore del nostro corpo. E poi, ciò che ci piace di più di ottobre è la passeggiata rasserenante in mezzo ai boschi. Dolci silenzi che accompagnano i nostri passi in viottoli arricchiti dalla caduta delle prime foglie morte. Un tripudio di colori che vanno dal marrone cangiante, all’arancione, al rosso amaranto, che rappresentano uno spettacolo naturale unico e capace di accendere il paesaggio con mille sfumature. Tavolozza di colori che ci regala la natura. Bello, poi, scorgere tra un ramo e l‘altro un raggio di sole che ti accarezza lievemente e che non è più capace di essere forte e irriverente come lo è stato nell’estate appena trascorsa. Contrasti e colori d’autunno capaci di inviare alla natura segnali forti e chiari, che conducono a una piacevole malinconia. Dolci momenti che ci riconciliano con la natura che è vita, che vuol dire riflettere sulla sua bellezza e sulla fortuna che abbiamo nell’assaporarla lentamente, quasi a non volere perdere l’attimo che è fuggente. Pensieri che accompagnano la nostra mente là dove attraverso gli occhi scorgiamo il nostro essere più bello, più positivo e significativo. E’ la forza dell’autunno, la bellezza di un ottobre che ci trascina in maniera romantica, ed è capace di scaldarci il cuore come la fiamma che cuoce le castagne, come il suo scoppiettare vivo, come il calore che avverti tra le mani quando sbucci le bollenti caldarroste. Una sensazione particolare, un profumo unico che s’accompagna a un buon bicchiere di vino che scalda corpo e anima. E’ la forza dell’autunno appena iniziato, che ti avvolge tra mille sentimenti e bellezze naturali che non riesci a trovare altrove, se non in ottobre. Ma questo particolare mese dell’anno è anche quello preferito dai fotografi di tutto il mondo. Milioni di flash riescono a immortalare ciò che gli occhi vedono e l’anima recepisce. Varietà di foglie che si stagliano leggere su immensi tappeti di muschio. Bacche e frutti di bosco dalle cromature uniche. Una moltitudine di colori cangianti che vanno dal verde, al giallo, arancio, blu, rosso. E’ la natura meravigliosa che ci prepara all’inverno e che ti induce ad immortalarla. E’ l’immenso che si incontra con la semplicità. E’ cogliere il momento che ci propone questo mese dell’anno che si chiama ottobre, che ha 31 giorni, che si intromette con dolce discrezione tra l’estate e l’inverno e che ha il potere di scaldarci con la sua natura, i suoi colori, i profumi. Sensazioni e pensieri unici, che entrano nell’anima in maniera discreta. E’ ottobre, un mese che ha la magia di coinvolgerci positivamente con la sua malinconica dolcezza.