All’indomani dell’ennesimo incidente stradale in cui ha perso la vita un ciclista, torna a farsi avanti il tema delle carenze del 118 e del personale soccorritore. Questo perché, come nel caso di Sant’Agata di Militello, il ciclista è morto senza poter ricevere assistenza medica perché quando l’anima ma è giunta sul posto, a bordo mancava proprio il medico che avrebbe potuto salvargli la vita o quanto meno provarci. “Episodi del genere non devono ripetersi” ha detto l’onorevole Lo Giudice inviando una interrogazione urgente al presidente Musumeci e all’assessore Razza. “Da diverso tempo, a causa della carenza d’organico acuita dall’emergenza dettata dalla
pandemia da Covid 19, le ambulanze sono spesso sprovviste del medico, operando con solo l’autista e il soccorritore che non
possono fare diagnosi o somministrare farmaci” si legge nel documento. Nonostante i provfednimwnri recenti per incrementare il personale ospedaliero con riferimento ai medici dalle più disparate specializzazione, va potenziata la medicina d’urgenza perché, come stesso accade, sul luogo dell’emergenza per un incidente, infarto, ictus, giungano ambulanze con un medico che solo per lontano ricordo può sapere come intervenire, dal momento che la sua specializzazione è un’altra. Quindi, l’interrogazione si conclude con un appello di Lo Giudice a Musumeci e Razza: “ per adottare ogni utile provvedimento volto a potenziare il
bacino dei medici in servizio sulle ambulanze medicalizzate del 118, eventualmente autorizzando a svolgere dei turni nel sistema emergenza urgenza anche i medici abilitati a fare medicina d’urgenza nel 118 e nei pronto soccorso e che attualmente prestano la loro attività nella medicina di base.”