Come ogni anno in questo periodo si apre la diatriba tra l’assessorato regionale all’agricoltura e le varie associazioni ambientaliste. L’oggetto del contendere è sempre lo stesso: la data di riapertura della caccia. Secondo il calendario venatorio stabilito dalla regione, gli appassionati avrebbero dovuto iniziare la stagione dall’ 1 settembre ma il tar ha disposto diversamente ispirandosi alla legge nazionale sulla fauna. La caccia inizierà non prima della terza settimana di settembre, il 18 settembre, e inoltre anche le specie da cacciare subiscono variazioni. Sarà impedita la caccia alla tortora e al coniglio selvatico per tutta la durata della stagione venatoria. Non sarà consentito nemmeno la caccia di queste sue specie per il solo addestramento dei cani. Al fine di dimostrare la validità del calendario la regione aveva chiesto pareri ad organismi diversi dall’Ispra che invece è ente accreditato. Ciò non è bastato per vincere il ricorso, tutt’altro: le associazioni ambientaliste ed animaliste hanno avuto la meglio e tra le altre motivazioni, il Tar ha addotto che di fronte alle varie calamita come il caldo e gli incendi, in questo momento tra la scelta di una attività ludica e un hobby come può essere la caccia, a prevalere deve essere la tutela della natura. Adesso la questione di merito del ricorso sarà discussa il 23 novembre insieme ad altre criticità che le associazioni hanno riscontrato nel calendario venatorio.