E’ il borgo marinaro che maggiormente rappresenta Milazzo. E’ il luogo dove sono nato. Per tanti anni ho pensato che questo lasciarla andare al destino della sua decadenza, fosse come quel sentimento di retorica legato al passato, ai ricordi indelebili che si intrecciano alle cartoline in bianco e nero che sono state ingiallite dal tempo. Ero convinto – e forse lo sono ancora – che quell’idea dell’ineluttabilità così passiva, narrata da Giovanni Verga per significare l’aspetto più preponderante di noi siciliani, fosse anche in questo caso il motivo per cui la mia Vaccarella fosse destinata a una irreparabile discesa verso l’abbandono, verso quel malinconico oblio posto a dimenticare i suoi angoli più caratteristici e significativi di Milazzo. In estate, durante le mie vacanze, sono passato e ripassato più volte davanti al ricordo di com’era e com’è Santa Maria Maggiore, di com’era e com’è la piccola spiaggia con le barche di ritorno dalla notte di pesca, che ogni mattina attraccano e portano il pesce fresco da vendere. E mentre volgevo lo sguardo verso la casa in cui sono nato, mi accorgevo sempre che tutto era fermo, immutato, immobile e senza alcun desiderio di cambiamento, di miglioramento, come il vecchio asilo Calcagno che era sempre lì, diroccato e pericolante,così come il vecchio ospedale, sempre recintato da decenni per timore che qualche distacco di calcinacci potesse procurare seri pericoli ai passanti. E allora mi acquietavo al pensiero dell’ineluttabile, quasi sconfitto pessimisticamente dell’impossibilità di vedere dei miglioramenti. Ma oggi, udite, udite, apprendo la bellissima notizia, quanto inaspettata, che il rione Vaccarella ospiterà nel weekend “La festa del mare”. Una manifestazione promossa dall’Associazione Marinara “Nino Salmeri” e ideata dal suo presidente Vincenzo Isgrò per promuovere le tradizioni marinare di Milazzo e di Vaccarella in particolare, valorizzando la pesca sostenibile in un territorio che da qualche anno è diventato Area Marina Protetta. Così si esprime per l’occasione il sindaco Pippo Midili: “Anche la scelta della location può ritenersi strategica, perché nel Borgo Marinaro di Vaccarella sono previste diverse iniziative finalizzate allo sviluppo dell’area. Immagino la realizzazione del Museo del Mare all’ex Asilo Calcagno all’interno del quale sarà posizionato il palischermo della Tonnara, ovviamente restaurato, e poi l’Ecomuseo diffuso che siamo certi presto si concretizzerà e rappresenterà una svolta per la nostra città”. Ebbene, tutto questo non mi sembra vero, quasi non posso credere a un cambiamento così improvviso nel modus operandi, che mi lascia positivamente meravigliato per la promozione e la rinascita di Vaccarella. E anche se ritengo che la propaganda politica ci accompagni sempre in ogni occasione, dico che se veramente si realizzerà quanto ha espresso a chiari lettere il sindaco Midili, per Milazzo e il Borgo Marinaro della mia Vaccarella, significherebbe andare incontro a quella sorta di riqualificazione ed ammodernamento di un territorio che è storia di cui vantarsi. Momenti di aggregazione culturale che danno un segnale di vita, lasciando perdere quel brutto retro pensiero rivolto al lento morire di antica fatalità, che ha accompagnato per troppi anni la mia Vaccarella.
Salvino Cavallaro