E’ la sensazione che i tifosi della Juventus hanno in queste ore di trattative. Troppe lungaggini, troppe difficoltà di sgombrare il campo dai giocatori da vendere e da comprare. E non si capisce bene se il problema nasce da una società che non dispone di vertici capaci di conoscere bene certe malizie del calciomercato, oppure sono proprio i giocatori che, al contrario di un tempo, non vedono più la Juventus al top per la propria carriera. In tutto questo, naturalmente, c’è da dire che c’è anche l’aggravante di un bilancio che non è più florido come in passato. Ma questo è un problema che tocca la stragrande maggioranza dei bilanci delle grandi società italiane, tuttavia, la situazione della Juventus è molto strana. Il fatto che un Pogba e un Di Maria abbiano aspettato lungamente a dire sì, è emblematico di tutta una serie di situazioni che fanno capo a una Juventus che quando oggi chiama, non ha più la risposta immediata da parte dei grandi top player. E allora ci domandiamo se è la Juventus ad essere cambiata o, piuttosto, sia il calcio in genere che con la richiesta dei suoi folli e numerosi milioni di euro stia per esplodere. E mentre si continua a chiedere il rispetto del fair play finanziario – soprattutto a società come PSG, Manchester City e altre – il pallone europeo ha raggiunto livelli esorbitanti, capaci di farsi colpire attraverso un boomerang di ritorno. Ma ritornando alle lunghe trattative della Juventus che a una settimana dal ritiro si trova in forte ritardo nella fase di sfoltimento dei vari Bernardeschi, Rabiot, Kean, Arthur, con De Ligt (va o resta?) e poi quelli in entrata. In queste ore si stanno definendo gli ultimi dettagli per far arrivare il 34enne Di Maria che si è fatto desiderare a tal punto che quasi la Juve si è sentita offesa. Ed è proprio questo il focus di ciò che vogliamo mettere in evidenza, e cioè che la Juventus di un tempo non avrebbe mai accettato orgogliosamente di essere così trattata. E adesso, nonostante la bravura di questo calciatore argentino al tramonto della sua carriera, il quale si fa pregare per sbarcare a Torino, giocare per un anno nelle fila della Vecchia Signora a 7 milioni di euro più bonus e opzione per il 2024, c’è da riflettere. Secondo noi c’è qualcosa che non va in tutto questo modo di gestire situazioni del genere, anche perché il giocatore ha aspettato di sapere cosa avesse deciso il Barcellona sul suo acquisto. Ma la società catalana, dopo un primo tentativo, ha rinunciato a portare avanti l’operazione perché evidentemente non ha le risorse economiche tali per potere supportare un acquisto di questa portata. E allora il gusto amaro è che in verità Di Maria non ha scelto la Juventus, ma è la Juventus che l’ha aspettato pazientemente. Diversa la situazione di Pogba, il quale fin da subito ha detto di ritornare molto volentieri in quella casa che in fondo, fin da giovane, l’ha lanciato nel grande calcio europeo. Ecco, pur restando nel mondo pallonaro fatto di convenienza e interessi formati da troppi milioni di euro, almeno in questo caso si riscontra un barlume di piacere in un rapporto tra giocatore,società e tifosi, che deve essere comunque basato sul reciproco rispetto. E chissà se, come dicevamo pocanzi, alla base di tutto non ci sia proprio questo appeal della Juventus che sembrava inossidabile e che invece il tempo ha opacizzato. Chissà!
Salvino Cavallaro