Olympique Marsiglia, Atalanta, Inter, Juventus, Milan, Parma, Roma, Sassuolo, Torino, ma anche le squadre dilettantistiche di SCA Asti, Aosta Calcio 511 e Femminile Juventus, hanno dato vita a una giornata di sfilata e coreografie che hanno davvero dato lustro a “International Europe Garino Cup”, il torneo in rosa organizzato dal Garino Calcio riservato alle ragazze calciatrici nate nel 2011. Una festa che ha saputo unire l’amore per il calcio, per l’educazione allo sport, ma anche per il messaggio di pace e fratellanza che sono emersi in una sfilata in cui ogni genitore proveniente dalle più disparate località d’Italia e dall’Estero, si sono uniti nell’applauso per onorare gli inni di tutte le squadre, prima, e poi anche degli inni nazionali di Francia e Italia cantati in piedi con la mano nel cuore. Proprio come si fa per i calciatori professionisti quando si incontrano le varie Nazionali. Un vissuto di emozioni che si sono intrecciate a un caldo pomeriggio di inizio giugno da piena estate. A onorare l’inizio della sfilata delle squadre, che è stata presentata dal presidente Gianni Matacchione ben assistito dal nutrito gruppo di volontari del Garino Calcio, i quali si sono adoperati senza alcuna riserva per la buona riuscita dell’evento sportivo, c’erano anche le istituzioni di Vinovo (ricordiamo che Garino fa parte del Comune di Vinovo) con a capo il Sindaco Gianfranco Guerrini, con il quale abbiamo avuto modo di complimentarci per la particolare efficienza nel condurre con successo un’amministrazione comunale che è fra le più apprezzate dell’hinterland torinese. E mentre gli inni fanno da sfondo emozionante allo sfilare delle squadre delle piccole calciatrici che si sono presentate al pubblico con la serietà e la preparazione di una vera e propria parata ufficiale, assistiamo allo sventolio delle tante bandiere che fanno parte di questo torneo. Abbiamo visto i francesi del Marsiglia, i genitori tifosi della Dea proveniente da Bergamo, quelli dell’Inter, della Juventus, del Milan, del Parma, del Sassuolo, del Torino, dell’Aosta, dell’Asti e della Roma che, nonostante il ritardo dovuto al treno e la comprensibile stanchezza dovuta al viaggio, hanno orgogliosamente sventolato le loro bandiere giallorosse durante l’inno ufficiale cantato da Antonello Venditti. Simpatiche inflessioni dialettali tra Nord, Centro Italia e Francia, si sono intersecate tra loro come a rispettarsi in una festa che ci ha indotto a pensare quant’è bello il calcio quando si presenta così. Insomma, a ciascuno il suo cuore, la propria bandiera, la propria storia, ma, per una volta tanto, tutti insieme a rispettarsi sugli spalti e anche sul terreno di gioco. Questo è il calcio che ci piace! Di tutto questo diamo merito al Presidente Matacchione per avere organizzato con passione e orgoglio un torneo in grado di fare parlare di sé anche attraverso i mezzi di comunicazione presenti. E non è poco per una piccola realtà calcistica come Garino che pensa in grande, ma che per ovvii motivi di ristrettezza degli spazi legati a un area sportiva limitata da metri quadri insufficienti, avrebbe le capacità organizzative per fare molto di più. Intanto, il presidente, i volontari e tutta la società rossoblu si godono questo momento di crescita, in un percorso destinato a migliorare nel tempo. Almeno, questo è il nostro augurio.
Salvino Cavallaro