È uno dei cinque allevamenti con animali “non invalidanti” esistenti in Italia e precisamente si trova in un paesino dell’ alessandrino, Camagna di Monferrato quattrocento anime e paese virtuoso quanto ad ecosostenibilità. La fattoria in questione è quella di una coppia di coniugi Paolo e Francesca Rota, agricoltori di professione che gestiscono una fattoria totalmente green. Nello specifico, in questa fattoria si ricicla tutto, a partire dalla stalla dove si trovano 500 femmine di maiale e 2200 piccolini da cui si ricava energia rinnovabile. Via l’amianto dai tetti delle stalle, sostituiti con tetti coibentati per non parlare dell’auto-sufficienza energetica della casa, alimentata da un impianto di biogas utilizzando il liquame dei maiali che viene prodotto in così grande abbondanza, da riuscire ad alimentare il calore della casa e delle stalle. La parte solida dei liquami dei maiali viene utilizzata come concime in un terreno coltivato a soia, piselli e cereali, senza trascurare l’ausilio delle api “attirate” dalla presenza di facelia e grano saraceno. Una fattoria non solo green ma ad alta tecnologia, in grado di sfruttare gli scarti per trarne concime ed elettricità, una sfida vinta che ha portato il Signor Rota a creare una cooperativa con altri otto soci, in cui si vendono solo prodotti a km zero, dove i salumi provengono dalla lavorazione dei maiali allevati, senza antibiotici, senza sostanze alteranti ma solo natura. Natura come comune denominatore, come scelta di vita da tramandare ai figli e rendere quell’angolo del Monferrato un luogo dove solo apparentemente il tempo sembra essersi fermato.