In questi giorni di calciomercato invernale, la Juventus l’ha fatta da grande. Dopo l’importante e oneroso acquisto dell’attaccante Vlahovic si sono aggiunti quelli del centrocampista Zakaria detto il polpo, e del giovane difensore Gatti che però andrà in prestito fino a giugno prossimo. E così anche il J Medical è ritornato a ravvivarsi di momenti importanti che hanno richiamato davanti all’entrata del famoso Centro Medico un notevole gruppo di tifosi juventini speranzosi di un selfie, piuttosto che un autografo o di uno scatto capace comunque di immortalare l’attimo con i giovani campioni della pelota. Sì, proprio quell’attimo che in questi casi è fuggente più che mai, vista la fretta dei calciatori chiamati a sottoporsi alle visite mediche di prassi. E proprio lì davanti a quell’entrata, in questi casi protetta dal personale di sorveglianza, si respira aria nuova, di entusiasmo e di quel ravvivarsi che la tifoseria bianconera aveva perso per decadimento di novità, di gioco, di gol e di tanto altro. Adesso, dopo questo calciomercato da Juventus, la palla passa a Massimiliano Allegri che deve ridare alla squadra quell’identità di gioco che fin dal suo ritorno in casa Juventus non ha avuto. E’ vero, c’erano tanti alibi cui aggrapparsi, tipo un centrocampo insufficiente e mal assortito, un attacco asfittico e privo di incisività e una difesa in cui Alex Sandro dimostra lacune di resistenza fisica nell’interdizione e nella costruzione del gioco sulla fascia sinistra. Adesso Allegri deve dimostrare di cambiare rotta, far diventare offensiva la squadra e imporre il proprio gioco. C’è la quarta posizione da conquistare in campionato e c’è anche il proseguire di una Champions che farebbe entrare nelle casse della Juventus rilevanti introiti. Insomma, tutto induce a pensare in un rinnovato entusiasmo che deve in qualche modo ripercuotersi positivamente nello stesso spogliatoio. Poi il campo darà come sempre l’ultimo giudizio, mentre le tante parole scritte e sbandierate ai quattro venti, trovano il tempo che trovano. La società bianconera in questa occasione ha fatto un superlavoro di qualità per il presente e l’immediato futuro, con un parco giocatori giovani e di assoluto valore tecnico. Adesso tocca alla guida tecnica dimostrare il suo antico valore, altrimenti ci si rivolga altrove. Il calcio è cambiato, il calcio è offensivo, e anche se per arrivare primi al traguardo i cavalli hanno bisogno del “musetto” poco più lungo, nel calcio c’è bisogno di rendere marcata la differenza attraverso il gioco, la qualità, lo spettacolo e i gol. Ora, per fare questo ci sono tutti i presupposti. Persino l’entusiasmo davanti al J Medical è emblematico.
Salvino Cavallaro