Nella grande platea del Teatro Concordia di Venaria Reale c’era già l’atmosfera natalizia, quella che tutti gli anni si manifesta nel rituale scambio di auguri. Ma questa volta c’è stata una ragione di più affinché l’Associazione Sportiva Dilettantistica Cit Turin LDE presieduta da Angelo Frau, organizzasse una serata evento che è andata oltre ogni banale senso dell’esteriorità. Ed è stato bello vivere in sala momenti di emozione capaci di intersecarsi perfettamente tra lo spettacolo divertente portato avanti da illusionisti e cabarettisti che si sono prodigati ad intrattenere il pubblico e pensieri rivolti verso i vari personaggi legati al volontariato del Cit Turin che oggi non ci sono più a causa della pandemia Covid 19. E mentre lo spettacolo proponeva filmati che sono stati girati all’interno della struttura sportiva del Cit Turin, c’è stato pure chi ha ricordato il proprio papà che per qualche anno ha portato la propria figlia a giocare a pallone. Un nonno che non c’è più e che si è dato da fare nell’ambito della società dilettantistica come dirigente e responsabile di un gruppo affiatato di bambine che amano il calcio. Ma la cosa più toccante è stata quella raccontata dal presidente Frau, allorquando per effetto della chiusura totale imposta dalla pandemia Covid tutti i volontari del Cit Turin hanno rinunciato al loro rimborso spese per far fronte alle bollette da pagare da parte della società. Un atto umano e di sensibilità difficilmente riscontrabile in altri settori, dove si cerca sempre egoisticamente di pensare a se stessi. Ma qui, al Cit Turin di Corso Ferrucci a Torino, dove il pallone dello svago e del divertimento è inteso in primis come impegno sociale nell’educare i giovani alla vita, c’è una forma di sensibilizzazione a difendere le attività sociali, quelle delle persone senza fissa dimora, dei ragazzi down, la lotta contro la violenza sulle donne, le scarpe rosse, la sicurezza sul lavoro, il rogo della fabbrica Thissenkrupp che si alternano a tornei ed eventi a loro dedicati. E’ la filosofia portante di questa società di calcio dilettantistica voluta dal presidente Angelo Frau che non facciamo fatica a definire persona che ha capito prima e meglio di altri qual è il vero scopo di un’associazione dilettantistica di calcio giovanile che mette il pallone non come fatto illusorio di dare al proprio genitore la certezza di un futuro campione o campionessa di calcio, ma di farne un uomo o una donna sana nei principi dello sport e della vita. E così, su quel palco del Teatro Concordia di Venaria Reale, mentre proseguiva l’evento del venerdì 10 dicembre, abbiamo visto scorrere la vita in tutti i suoi momenti clou, in tutta la sua storia fatta di divertimento, svago, sorrisi, ma anche di qualche lacrima di pensiero affettuoso verso chi oggi non c’è più. Sono emozioni, si chiamano momenti che sanno di abbraccio metaforico ma non per questo meno caloroso di quello vero. Sono i 60 anni di questo sodalizio sportivo che attraverso il suo presidente ha tanto da raccontare fin dalla sua genesi, allorquando iniziò la sua storia che si identifica nei colori rosso – verdi ma, soprattutto, in tutto ciò che si chiama sport e vita. E ci piace riportare in coda a questo articolo il discorso fatto dal presidente Angelo Frau, tra le musiche e i filmati che hanno enfatizzato il momento, emozionando e coinvolgendo tutta la platea gremita di ragazzi, ragazze, genitori e nonni.
“Il calcio è il regno della lealtà umana esercitata all’aria aperta.
Amico mio Cit, con questa frase desidero incominciare questo saluto e ringraziarti per tutto quello che hai fatto, ed ancora farai per le ragazze, i ragazzi, i bambini, le bambine, per tutte le persone che amano lo sport, per tante famiglie sarai lo strumento ideale per fare crescere i propri figli e per tanti nonni i propri nipoti. Quest’anno rintoccano i tuoi PRIMI 60 ANNI. Continua a crescere così. Oggi sono orgoglioso di te, sei la mia società, con te ho sempre faticato, ti ho sempre protetto, ho difeso il tuo fare calcio, il tuo lavorare con i giovani, il tuo impegnarti per un calcio femminile e gentile, ho difeso le attività sociali, le attività dei senza fissa dimora, dei ragazzi down, le tue feste, il tornei, gli eventi, le donne e le scarpe rosse, la sicurezza sul lavoro. La fabbrica Thyssenkrupp e tanto altro.
Caro Cit, grazie per essere stato veicolo Nazionale per anni di un gruppo di ragazzi ipovedenti e ciechi, addirittura diventando Campioni d’Italia e conquistando due Coppe Italia. Continuerò a difendere le tue imperfezioni, le tue bellezze e ti difenderò dalle gelosie e dalle invidie. Oggi, 10 dicembre, ancora in pandemia, ormai siamo ripartiti e con tanta prudenza e pazienza sei chiamato a stare vicino alle famiglie, ai nonni, ai giocatori a tutti gli atleti, ai tuoi Mister, ai dirigenti, ai tuoi lavoratori e ai tuoi amici. Oggi stai diventando grande senza invecchiare, concediti una pausa per un sereno Natale e preparati per un Nuovo Anno, un 2022 che sia senza pandemia ma ricco di bellezza, umiltà, serenità, insomma di cose non perfette ma semplici. Noi ti proteggiamo, mantieni vivo il nostro cammino sportivo”.
Il tuo Presidente Angelo Frau.
Natale 2020
Salvino Cavallaro