Venerdì 21 maggio Ngonia Bay riapre le porte del boutique hotel e del ristorante di fine dining e lo fa con un ritrovato entusiasmo e con la voglia di far crescere ancora la soddisfazione della clientela. Lo scorso anno, i numeri hanno dato ragione alle scelte fatte dall’imprenditore Marco Calabrese, che ha voluto al timone del suo Ristorante il brillante e giovane chef milazzese Dario Pandolfo, rientrato nella sua città, dopo importanti esperienze maturate in ristoranti stellati in Italia e all’estero. Con la sua proposta di fine dining vivace e contemporanea, Pandolfo ha conquistato non solo gli appassionati gourmand messinesi ma soprattutto la critica gastronomica. Lo chef rientrato nella sua Sicilia ha immediatamente costruito una sua rete di contatti con contadini, allevatori, pescatori e produttori siciliani, ricercando il meglio che la filiera agroalimentare immette sul mercato, ingredienti siciliani, genuini e a km 0, e trasformando ogni piatto in un capolavoro del gusto.
Per la nuova stagione sono in arrivo tante novità. I lunghi mesi di stop causati dalla pandemia non sono trascorsi invano, ma sono serviti per effettuare dei lavori di ampliamento degli spazi all’esterno, nell’area che ospiterà eventi e cerimonie, per organizzare l’orto biologico che è stato già messo a dimora, e soprattutto per rafforzare la brigata, con alcuni colpi di mercato particolarmente interessanti. Il Ristorante di Ngonia Bay sin dall’inizio ha puntato tutto su un team di giovani talenti, a cui da oggi si aggiunge il pastry chef Michele Ainis. Si tratta del ritorno di un altro messinese nella sua terra.
Michele Ainis, classe 1973, ha prestato la sua opera nel settore dell’hotellerie di lusso, in particolare al Danieli Excelsior di Venezia, l’albergo più antico del mondo, al ristorante La Terrazza* dell’hotel Eden di Roma gruppo Dorchester, ha collaborato con chef del calibro di Igles Corelli e Heinz Beck. È stato quest’ultimo a volerlo come capo pasticcere per il suo locale Attimi by Heinz Beck di Milano. Ainis è successivamente approdato da Iyo Aalto*, ristorante giapponese gourmet di linea creativa e contemporanea, e successivamente è stato head pastry chef dell’Aroma Restaurant* di Palazzo Manfredi, una delle note vette culinarie della Capitale.
Oggi Ainis fa ritorno in Sicilia, con un progetto ben preciso, condiviso con la proprietà: portare a Milazzo la sua pasticceria innovativa e contemporanea frutto di studio, conoscenza e esperienza, che si basa sull’utilizzo di materie prime di altissima qualità. Una pasticceria healthy che volge lo sguardo sulla leggerezza e che, grazie all’utilizzo di meno zuccheri e meno grassi, è più salutare e va incontro ai gusti di un target internazionale. Dolci non dolci le cui note acide bilanciano i contenuti zuccherini, texture diverse, sapori diretti che rivelano piaceri immediati e coinvolgenti. Un concept innovativo dove le dolci creazioni artigianali dal forte impatto estetico e creativo si rivelano al palato come gioielli del gusto che coinvolgono tutti i sensi.
“Sono contento di avere al mio fianco dei grandi professionisti – ha affermato Dario Pandolfo – questo è segno che stiamo lavorando bene, soprattutto in questo momento in cui molti lamentano la mancanza di personale qualificato per il settore, noi abbiamo ricevuto tantissime richieste di entrare a far parte del nostro team”.
Grande soddisfazione è stata espressa da Marco Calabrese, manager e proprietario del boutique hotel che si affaccia sulla baia del Tono di Milazzo, che è pronto a ripartire con la nuova stagione: “Credo fortemente nelle potenzialità del nostro territorio e ho messo anima e cuore nella mia attività. Penso che i turisti che vengono in vacanza in Sicilia, così come tutti gli ospiti del nostro ristorante, debbano avere il meglio. Per questo abbiamo scelto un team di giovani e ambiziosi professionisti, sia in sala che in cucina ed ora la squadra è al completo. Come in tutte le storie di successo, credo che sia importantissimo avere a fianco una squadra di grandi talenti – ha concluso l’imprenditore.
Dal canto suo Ainis, che è tornato in Sicilia con la famiglia, è pronto ad accettare questa nuova sfida. Per lui sarà la prima volta nell’isola, dal punto di vista lavorativo.