“La notizia dell’inserimento, nel prossimo decreto Covid, di una norma speciale per il risanamento di Messina, con una previsione di spesa pari a 100 milioni di euro fino al 2023, testimonia che, anche dalle nostre parti è possibile svolgere un’azione di lobby positiva attraverso le rappresentanze parlamentari, nell’interesse del territorio”.
Il presidente di Ance Messina Giuseppe Ricciardello esprime così la sua prima reazione in merito all’emendamento che dovrebbe dare una svolta nella questione dello sbaraccamento di Messina: “Avevamo appreso, la scorsa settimana, che la Commissione Ambiente della Camera aveva ripreso l’esame dei disegni di legge per la riqualificazione di Messina presentati dalla deputata Siracusano, in due riprese, e dai colleghi Navarra e D’Uva, deliberando la costituzione di un comitato ristretto per l’elaborazione di un testo base unificato. Alla fine del 2020 – prosegue Ricciardello – la Commissione aveva concluso il ciclo di audizioni, la nostra Associazione aveva inviato un contributo, attraverso la struttura nazionale, per chiedere che venissero smussate le differenze nei testi presentati dai diversi parlamentari, suggerendo un percorso che consentisse di individuare la figura commissariale e definire criteri di esecuzione degli interventi di reale riqualificazione anche ricorrendo a strumenti di partenariato pubblico-privato. Al di là della questione tecnica, però, questa vicenda dà la misura di quanto sia importante lasciare approcci ideologici e interessi di parte o di partito, per dare vita a provvedimenti normativi utili a risolvere i problemi. E questo delle baracche – sottolinea il rappresentante dei costruttori messinesi – è un gravissimo peso sulla coscienza civile dell’intero Paese e non solo della nostra città. Adesso vedremo come si muoverà Sua Eccellenza il Prefetto Cosima Di Stani, nel ruolo di Commissario assegnatole da questa norma, una volta che sarà completato il percorso di approvazione tra Camera e Senato del DL Covid. Noi ribadiamo alla rappresentante del Governo, ciò che le abbiamo detto nel corso dell’incontro di presentazione tenutosi qualche settimana fa, mettendoci totalmente a disposizione per dare il nostro contributo come categoria anche a questo fondamentale passo per la cancellazione di una emergenza abitativa non compatibile con la modernità.”
Il presidente di Ance Messina esprime poi un auspicio diretto al tema ricorrente nell’opinione pubblica nazionale, ritornato in auge con il cosiddetto Recovery Fund: “Abbiamo lanciato un appello a tutte le forze produttive, sociali ed ai cittadini di Sicilia e Calabria per sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, elencando i punti che consentirebbero di iniziare praticamente subito questa opera. Ho registrato la disponibilità di diversi parlamentari appartenenti a tutti gli schieramenti politici, sia direttamente che attraverso le loro dichiarazioni pubbliche. Adesso, questo finanziamento diretto alla città di Messina per lo sbaraccamento, giunto grazie alla sinergia dei rappresentanti politici di tutto quello che si chiamava una volta l’arco costituzionale, mi fa sperare – conclude Ricciardello – che, anche attorno al Ponte possa crearsi unità di intenti e, finalmente, il collegamento stabile possa diventare una realtà, dando, insieme agli altri indispensabili investimenti infrastrutturali, una spinta decisiva alla ripresa del nostro Paese. Perché il Ponte serve all’Italia più che al Sud”.