Pioggia di lapilli su Catania. Ma che spettacolo della natura!

Tra mare, montagna, eruzione vulcanica, magma infuocato, cenere, lapilli e cielo che assume una colorazione indescrivibile di straordinari pigmenti dal fascino indiscusso. E’ l’Etna, questo meraviglioso vulcano sempre vivo che rappresenta la forza e l’energia di una natura che spesso si confonde tra sentimenti che vanno dallo stupore di meraviglie naturali, alla paura di ciò che potrebbe accadere se l’eruzione fosse tale da arrivare a valle. Ma Catania e i suoi abitanti hanno imparato a convivere “ca muntagna”, anzi sembra quasi che tra i due ci sia un rapporto di rispetto e al contempo di orgoglio nel mostrare al mondo la spettacolarità di questo vulcano sempre vivo di Sicilia, del quale la città di Catania ne raccoglie tutte le positività e qualche negatività, proprio per essere il luogo più vicino ai piedi “da muntagna”. Ed è successo ieri, 16 febbraio 2021, che “a muntagna” desse prova della sua magnificenza spronata da una natura capace di lasciarti a bocca aperta. Sprizzi di fontane di lava e colate di magma incandescente ammirate in lontananza e poi una copiosa pioggia di cenere e lapilli hanno raggiunto Catania. E persino l’elefante, eterno simbolo della città siciliana che si riconosce da sempre davanti al mondo, è sembrato quasi incuriosito di tanto spettacolo che, tuttavia, non ha dato motivo per impaurirsi ma, al contrario, di goderne lo spettacolo. E così da Nicolosi a Mascalucia, da Giarre, Aci Trezza, Aci Castello, fino a Giardini Naxos e Taormina, gli occhi dei siciliani erano rivolti a lui a ”chidda muntagna amica” che ricorda un rapporto con la natura troppe volte inspiegabilmente irrispettoso. E allora tutti sul balcone a filmare, fotografare, immortalare momenti unici che abbagliano, che descrivono sentimenti quasi di romanticismo ed emozione. Ed è forse il lato più bello di questi momenti offerti dall’Etna che, tuttavia, non nascondono vari problemi alla città e al suo hinterland. La cenere nera, infatti, è capace di infiltrarsi dappertutto, creando disagi al traffico cittadino e all’aeroporto Fontanarossa di Catania, il quale in queste occasione resta chiuso con la cancellazione di tanti voli. Un serio disagio per chi deve partire, ma tutto fa parte del quotidiano di questa splendida città siciliana e del suo rapporto “ca muntagna” alla quale si pongono sentimenti mai uguali, ma sempre capaci di perdonargli quelle improvvise eruzioni dalle sue varie bocche di fuoco. Ma è l’Etna, è Catania, è la Sicilia capace di incantare, commuoverti per le sue bellezze naturali e poi farti rabbia per le sue tante manchevolezze. E forse è proprio per questo che è terra di grandi capacità, talora non valorizzate come dovrebbero. Ma poi che importa, bene o male la Sicilia è questa, con le sue contraddizioni e tanta bellezza. Per questo Catania e i catanesi si tengono stretta “a muntagna” che, nonostante tutto, il mondo gli invidia. Là dove dall’alto scorgi la cartolina di una Sicilia che è paesaggio di estrema avvenenza.

Salvino Cavallaro                  

 

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