Il Club Panathlon di Messina, nell’ottica della promozione dell’attività sportiva a favore di atleti disabili, sosterrà il progetto, avviato dal Club Nautico Paradiso di Messina, a favore degli atleti paralimpici.
L’iniziativa è rivolta ad atleti con disabilità psicomotoria, impegnati in sessioni di allenamento, che avranno la possibilità di partecipare ai vari circuiti di manifestazioni non competitive.
L’importante sinergia è scaturita dall’incontro, organizzato presso la sede del Club Nautico di via Consolare Pompea, nel corso del quale i dirigenti delle due organizzazioni hanno definito i dettagli della collaborazione.
Presenti per il Panathlon il Presidente avv. Nino La Rosa ed il Past President e Vice Governatore dell’Area 9 Sicilia prof. Ludovico Magaudda mentre per il Club Nautico Paradiso sono intervenuti il presidente Dario Rossi, i tecnici e gli atleti.
Il Panathlon contribuirà al progetto con l’acquisto di un remoergometro che servirà per gli allenamenti degli atleti con disabilità che si avvicinano alla pratica sportiva del canottaggio.
Le attività saranno coordinate dallo staff tecnico composto da: Emanuele Passalacqua, che vanta nel suo palmares di allenatore, 4 titoli mondiali, 3 titoli italiani nella categoria master oltre ad innumerevoli risultati ottenuti in campo nazionale con atleti di categoria; Serena Lo Bue, atleta di altissimo livello, vincitrice di 17 medaglie d’oro di cui 3 mondiali, 2 europee e ben 12 italiane oltre alla medaglia d’oro alle Olimpiadi del mare di Patrasso e diverse medaglie di argento e bronzo internazionali; Jole Venuti, allenatrice di 1° livello, che affiancherà lo staff.
Il Presidente del Panathlon La Rosa, nell’esprimere al Presidente del Club Nautico Paradiso Rossi la propria soddisfazione per la collaborazione messa in campo, ha sottolineato come l’impegno del Panahlon a favore dello sport, ed in particolare dei disabili, sia uno dei principi fondanti del club. “Ritengo fondamentale – ha affermato La Rosa – la ripresa delle attività motorie, con particolare attenzione al superamento delle barriere, fisiche e mentali, necessarie per consentire a tutti gli atleti di trarre benefici dallo sport, un veicolo efficace di promozione sociale”.
Antonio Petrungaro