Messina/Prima riunione operativa per la Consulta marittima “Consolato del Mare Messina”

Infrastrutture, pesca e agricoltura, cantieristica minore, diporto e charter nautico, turismo balneare, collegamenti marittimi, accoglienza, formazione, aree marine protette, zone economiche speciali. Sono questi i temi sui quali si articoleranno i lavori della Consulta marittima “Consolato del Mare Messina” – costituita lo scorso mese di agosto -, così come emerso dalla prima riunione operativa svoltasi in web conference.

«Condividere una visione sinergica e strategica per una migliore utilizzazione della “risorsa mare” – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – è questo il nostro obiettivo. E non solo per quel che concerne le attività portuali, marittime e trasportistiche, ma anche per quelle legate alla cantieristica navale e industriale, la pesca, la nautica da diporto, la rete dei collegamenti marittimi, il turismo balneare e ogni attività che investe i settori del turismo dell’intera provincia, rafforzando anche il legame con le produzioni dell’entroterra. Un obiettivo che intendiamo perseguire consapevoli della necessità di dover ripristinare il rapporto con tutte le filiere connesse al mare e di dover valorizzare la vocazione marittima messinese, che si estende lungo tutto il territorio provinciale».

Numerosi gli intervenuti alla riunione, tra i quali, oltre al segretario generale della Camera di commercio, Paola Sabella, e a esponenti della giunta e del consiglio camerale – l’assessore comunale Dafne Musolino, l’on. Vincenzo Garofalo, sindaci, operatori del cluster marittimo, rappresentanti della Marina Militare, dei sindacati, delle associazioni di categoria, del mondo della scuola e dell’Università.

«Il territorio messinese, soprattutto lungo la fascia costiera, presenta tutta una serie di infrastrutture, di attività e di presenze imprenditoriali collegate al mare – precisa Blandina – che rappresenta per la nostra provincia una preziosa risorsa, anche a livello occupazionale. E’ necessario rendere organico il tessuto produttivo e sollecitare le istituzioni ad adottare una strategia comune, partendo da una sintesi delle esigenze dei diversi territori che compongono la nostra provincia per individuare linee di sviluppo dell’economia del mare e ampliare, così, il confronto. Condivideremo con tutte le istituzioni, l’Autorità di sistema, la città metropolitana, i sindaci, gli enti pubblici, le Capitanerie di porto, i sindacati e le associazioni datoriali e dei lavoratori una concreta strategia di sviluppo infrastrutturale, economico-produttivo, occupazionale e culturale».

Articoli consigliati