Sono XIV anni che seguo ininterrottamente il Festival Nazionale Luigi Pirandello e del’900. Una manifestazione che anno dopo anno ha assunto una connotazione culturale che ha allargato sempre più l’interesse di un pubblico che va oltre i limiti della sola Regione Piemonte. D’altra parte, proprio per il significativo soggiorno vissuto da Luigi Pirandello a Coazze in provincia di Torino, la vasta letteratura classica del grande commediografo siciliano ha fatto sì che l’interesse culturale verso questo Festival si allargasse dal Piemonte fino alla Sicilia. Merito degli sforzi organizzativi di Giulio Graglia, il regista piemontese che da sempre propone al pubblico attività teatrali e manifestazioni di alto interesse culturale. Così come in questo tempo in cui non siamo ancora usciti completamente dall’emergenza sanitaria per il coronavirus, Graglia non demorde e amplifica ancor di più la cassa di risonanza della sua creatura, di ciò che fin dagli inizi egli è solito dedicare a papà Giovanni, per averne acquisito l’inclinazione teatrale e culturale. E oggi, nell’occasione della conferenza stampa di presentazione organizzata presso il Circolo de La Stampa di Torino, ho avuto la conferma di quanto questa manifestazione estiva che unisce il Piemonte al resto d’Italia, sia cresciuta dal punto di vista organizzativo. Infatti, il Festival Pirandello che si svolgerà dal 15 luglio al 15 settembre tra Torino e Coazze, si potrà anche seguire su diverse piattaforme e social in streaming. Segno di un avvenuto ammodernamento imposto dai tempi, che lascia spazio alle esigenze più attuali dal punto di vista tecnologico, ma che dolcemente e malinconicamente ti accompagnano a considerazioni mentali del tempo che fugge via inesorabile. E non è un caso che il direttore artistico del Festival Giulio Graglia e di Linguadoc Communication, abbia aumentato l’apporto di tanti giovani che danno il senso della continuità nel tempo. Tra i tanti temi di interesse culturale proposti dal Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900, si evidenzia il ricordo di Gigi Ghirotti a 100 anni dalla sua nascita. Una figura di grande impatto del giornalismo italiano che si propone come attuale nel rapporto paziente e medico. Un progetto proposto dall’ODG Piemonte, la Fondazione Ghirotti, l’Associazione Ghirotti, l’Istituto di Candiolo, la Nazionale Italiana Cantanti la D.ssa Sabrina Gonzatto che coordinerà e condurrà l’interessante incontro. Poi, a vent’anni dal rinnovato Museo Nazionale del Cinema e della nascita di Film Commission si ritorna a parlare di cinema grazie a Ciak si gira, un testo tratto da Serafino Gubbio, (operatore di Luigi Pirandello) e un grande interprete come Eugenio Allegri. E poi ultimo, ma non ultimo di fatto, il ricordo di Xico Ezio Bosso recentemente scomparso, che ci accompagna a momenti musicali di alto prestigio e a ricordi e aneddoti che stuzzicheranno sicuramente l’interesse del pubblico. Così ha concluso il regista fondatore del Festival Pirandello, Giulio Graglia: “La scelta degli attori e dei luoghi è stata fatta in un’ottica di collaborazione e valorizzazione dei talenti del territorio piemontese, anche per superare questa drammatica situazione sanitaria e lavorativa. Una strategia che speriamo possa essere di buon auspicio per il futuro del nostro teatro”. Ecco, forse è proprio questa la sintesi e il significato profondo di questa edizione del Festival Luigi Pirandello 2020, che proprio per le profonde ferite e lacerazioni sanitarie, sociali ed economiche provocate dal covid 19, ha bisogno di risollevarsi, se pur a fatica, da una epocale e drammatici momenti di vita che entreranno a far parte della storia di tutti i tempi. Ognuno dia il proprio contributo sociale per risollevarsi. Giulio Graglia e il suo Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900, lo fanno già con esemplare impegno.
Salvino Cavallaro
Ecco il programma in dettaglio:
- 120 anni di Vittorio Bersezio, in collaborazione con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino, la Fondazione Bersezio e l’Università agli Studi di Torino di Torino.
Con Alessandra Comazzi, Albina Malerba, Bruno Quaranta, Enrico Mattioda e la
Fondazione Bersezio - Ciak si gira! Tratto da: “I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello.
Storia del cinema muto a Torino, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e TFF. Con Eugenio Allegri, regia Giulio Graglia - 70 anni di Cesare Pavese, in collaborazione con RAI Teche.
Il diavolo sulle colline, di Vittorio Cottafavi produzione RAI. Film e dibattito, in streaming. - I 50 anni della Regione Piemonte, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte. Con: Luciano Borghesan, Alessandra Comazzi, Gianni Oliva, Sergio Soave, Darwin Pastorin e Stefano Francia di Celle.
- Gigi Ghirotti 100 anni dalla nascita, (comunicare la malattia ai tempi del Corona Virus) in collaborazione con la Fondazione Ghirotti, l’Associazione Ghirotti, l’ODG Piemonte, l’Istituto di Candiolo e la Nazionale italiana Cantanti. Con Massimo Giannini, Giuseppe Guerrera, Giorgio Palestro, Carlo Picco, Gianluca Pecchini, Alberto Sinigaglia, Luca Ubaldeschi. Conduce Sabrina Gonzatto
- Uno, nessuno, centomila
In streaming in collaborazione con l’Università eCampus e l’ITC Sommeiller. - Omaggio a Xico, in ricordo di Ezio Bosso in collaborazione con la Nazionale Italiana Cantanti. Con Gianluca Pecchini, Marco Bonetto, Oskar Gianmarinaro degli Statuto.
- Una serata live alla Tesoriera in collaborazione con Tedacà dedicata alla memoria, per ricordare le vittime del CoVid-19 con letture, testimonianze, musica.