Coronavirus, Romagnolo Architetti e il Dr. Antonio Lamberto mettono a punto una nuova versione di “Aerosol Box” per l’intubazione di pazienti-covid

Dalla progettazione alla realizzazione, tutto realizzato in Provincia di Messina grazie alla collaborazione tra il Dr. Antonio Lamberto (Anestesista/Rianimatore) e lo Studio di
progettazione Romagnolo Architetti di Milazzo. Si tratta di un “Aerosol box”, ovvero un dispositivo per ridurre in modo considerevole l’esposizione dello staff medico a droplet o
aerosol durante le fasi di intubazione tracheale di pazienti infetti.
L’iniziativa ha avuto origine da un appello lanciato via Facebook dal dottore Lamberto ed accolto dagli architetti Claudio e Santi Romagnolo dell’omonimo studio.
L’Aerosol Box, ideato dal Dr. Hsien-Yung Lai del Dipartimento di Anestesia del Mennonite Christian Hospital di Hua Lian (Taiwan), nasce inizialmente con una forma pressoché cubica (di circa 50 cm per lato) con due semplici fori frontali per il libero passaggio delle mani.
Di concerto con il Dr. Lamberto, la versione messa a punto dal team milazzese ha comportato una revisione dell’ergonomia generale anche in funzione del miglioramento del comfort del paziente e della sicurezza del personale sanitario: Maggiorata la larghezza (per favorire eventuali pazienti sovrappeso e ottimizzare la distanza tra le braccia); inclinata di 25° la superficie superiore (per ottimizzare la visione da parte del medico).
«L’obiettivo primario» – spiegano i progettisti – «è stato quello di superare il problema della contaminazione dei guanti dello staff medico» (limite evidenziato dallo studio eseguito dal
Dipartimento di Anestesiologia del Boston Medical Center): «Abbiamo quindi inserito delle ghiere per il fissaggio rapido dei guanti attorno ai fori del box così da lasciarli all’interno
dell’area contaminata a operazione completata. Avevamo inoltre necessità di procurare (infretta) dei guanti lunghi monouso e così» – aggiungono – «abbiamo pensato a quelli utilizzati dai veterinari.»
Su suggerimento del Dott. Lamberto sono stati implementati i due fori (presenti nella versione originaria) con un terzo sul lato destro (per l’eventuale accesso della mano di un
assistente) e di un quarto piccolo forellino sul lato sinistro per il passaggio del tubo di aspirazione (in modo da determinare una pressione negativa all’interno del box).
L’iniziativa ha avuto risalto sui social ed i progettisti hanno ricevuto anche il plauso dal citato medico di Taiwan che ha condiviso il relativo post di Romagnolo Architetti sul suo profilo
Facebook.
Il prototipo del box è stato realizzato e donato dalla Vision di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) ed è stato quindi consegnato all’Ospedale Covid “Cutroni-Zodda” di Barcellona P.G.
A seguito della nuova richiesta pervenuta ai progettisti dal Dr. Giovanni Pagani (Primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Milazzo) Romagnolo Architetti ha
interpellato l’Azienda Bucca Antonino Srl di San Filippo del Mela (ME) che si è resa disponibile a realizzare e donare il secondo esemplare all’Ospedale “G. Fogliani” di Milazzo.

Articoli consigliati