La procura di Palermo ha notificato alla deputata di Italia viva Giusy Occhionero l’avviso di conclusione d’indagine con l’accusa di falso. La parlamentare avrebbe fatto passare per suo assistente Antonello Nicosia (iscritto ai Radicali italiani), poi arrestato per mafia, e allora conosciuto solo telefonicamente, consentendogli di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione e di avere incontri coi boss. Solo in un secondo momento, dopo tre ispezioni in carceri siciliani, i due avrebbero formalizzato il rapporto di collaborazione.
Stesso reato, ma aggravato dal favoreggiamento mafioso, è contestato a Nicosia che risponde anche di associazione mafiosa.
L’indagine, coordinata dal procuratore capo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Francesca Dessì e Gery Ferrara, a novembre scorso ha portato all’arresto anche del boss di Sciacca Accursio Dimino e di tre presunti favoreggiatori: Paolo e Luigi Ciaccio e Massimiliano Mandracchia, ai quali è stato notificato lo stesso avviso.