Ancora una fumata nera, dopo quattro ore di incontro avvenuto ieri sera tra i vertici del Pd e del M5s, a cui era presente anche Giuseppe Conte. L’intesa fra M5s e Pd sembra essere in bilico, malgrado le sollecitazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Crisi di governo, lo sfogo di Di Maio: botta e risposta M5S-Pd
Dopo la riunione, secondo quanto riporta l’Ansa, Di Maio avrebbe detto ai suoi: “Se non dicono sì a Conte è inutile vedersi, sono stanco dei giochini“. Il nodo della questione resta ancora attorno al nome di Conte, fortemente voluto dai grillini, sul quale ha invece espresso delle perplessità Nicola Zingaretti.
In una nota ufficiale, il M5s ha fatto sapere: “Rivedremo il Pd quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte“. Un nuovo vertice era atteso per le 11 di questa mattina, ma come riportato da “Ansa”, fonti dem hanno fatto sapere che il Movimento 5 Stelle ha deciso di annullarlo.
Fonti del Pd, citate da “Sky Tg 24”, hanno affermato che “l’accordo di Governo rischia di saltare per le ambizioni personali di Luigi Di Maio che vuole fare il Ministro dell’Interno e il Vicepremier. Su questo non sente ragioni e va avanti a colpi di di ultimatum”. La replica pentastellata: “Di Maio non ha mai chiesto il Viminale per il M5s. Prima per noi vengono i temi”.
Su “Twitter”, il dem Andrea Marcucci ha scritto: “Facciamo tutti un passo indietro. Di Maio non si assuma una responsabilità così pesante. Le sue ambizioni personali rischiano di far saltare un accordo per dare al Paese un governo nuovo. Dissinescare le clausole dell’Iva vale molto di più che salvare un incarico ministeriale”.
Crisi di governo, le parole di Zingaretti
Il segretario del Pd ha dichiarato ieri: “Voglio difendere l’Italia dai rischi che corre, che vuol dire anche difendere le idee, la dignità i valori e la forza del Pd. Bisogna ascoltarsi a vicenda, le ragioni degli uni e degli altri e mi auguro che nelle prossime ore ci sia la possibilità di farlo, finora non era avvenuto”. Zingaretti spinge affinché ci siano “elementi di discontinuità sia sui contenuti sia su una squadra da costruire”, rispetto al governo dimissionario.