“Tramite fonti giornalistiche apprendiamo dell’intenzione della holding A2A, tramite la sua controllata A2A Energiefuture, di investire 35 milioni di euro per la creazione di un polo energetico rinnovabile per la produzione di biometano – dichiara Antonio Catalfamo, deputato regionale capogruppo all’Ars per Fratelli d’Italia – “il governo Regionale deve subito accertarsi sull’iter di questa istanza in quanto l’opera rappresenta una avanzata e strategica novità per la gestione dei rifiuti, per l’occupazione, per la qualità dell’ambiente e per l’efficientamento energetico. Con queste premesse abbiamo depositato una interrogazione parlamentare per richiedere all’Assessore Pierobon gli opportuni accertamenti e una eventuale audizione in commissione ambiente.”
A regime, il nuovo sito potrà generare dalla Forsu circa 6 milioni di metri cubi di biometano “green” che non sarà di origine fossile ma rinnovabile e che, se immesso in rete, potrà coprire il fabbisogno di gas di circa 5.000 famiglie per il riscaldamento, l’acqua o gli utilizzi in cucina.Infine, le 15 mila tonnellate di compost certificato per l’uso biologico prodotte ogni anno rappresenterebbero un ulteriore beneficio per la comunità agricola.
“Un’opera del genere non è solo strategica – conclude Catalfamo – ma fondamentale per l’intero territorio, dobbiamo a tutti i costi interagire con A2A per assicurarci questa infrastruttura la quale, è bene ricordarlo, si incasella nel quadro strategico voluto dal governo Musumeci per incrementare le quote di differenziata e la conseguente gestione a basso impatto ambientale in Sicilia.”