La richiesta di tariffe agevolate nel traghettamento sullo Stretto per i cittadini residenti a Messina (o a Villa San Giovanni) ritorna d’attualità. Ciclicamente singoli, associazioni, parti politiche o istituzioni, con motivazioni varie ma generalmente legata alla necessità di “indennizzare” quelle popolazioni per il traffico da attraversamento legato all’attività di navigazione tra le due sponde ritornano all’attacco..
Sull’argomento è intervenuto Tiziano Minuti, responsabile del Personale e della Comunicazione di caronte & Tourist. «Le normative europee vietano tariffe differenziate – più precisamente definite “discriminazioni” – basate sulla nazionalità dei clienti e, conseguenzialmente, sulla loro residenza – spiega in una nota stampa – Il divieto è categorico “fatte salve le tariffe sociali”, che non sono meglio identificate ma che sulla base di giurisprudenza comunitaria consolidata possono correttamente riferirsi a specifiche categorie di utenti/viaggiatori che necessitano di una tutela rafforzata in quanto a basso reddito o con particolari esigenze sociali».
Secondo Minuti «è dunque palese che la mera residenza non può essere motivazione sufficiente per godere di tariffe agevolate, anche perché queste ultime creerebbero ulteriori discriminazioni tra cittadini che utilizzano con regolarità i collegamenti navali (e che quindi beneficerebbero del ristoro del danno teoricamente subito) e cittadini che non lo fanno (i quali, al contrario, a parità di presunto danno non ricaverebbero alcuna misura risarcitoria). E’ appena il caso di ricordare che l’Unione Europea ha recentemente annullato la disposizione della Regione che prevedeva uno sconto per l’accesso dei musei siciliani per i residenti in Sicilia».
Rimane comunque il tema dei prezzi che agevolino coloro i quali abbiano particolari e ripetute esigenze di spostamento tra le sponde dello Stretto, per motivi di studio, lavoro o altro.
«Tema che Caronte & Tourist non rimuove, ma anzi ha tentato e tenta di affrontare con misure di estrema concretezza e immediata esigibilità», sottolinea Minuti.
Ed ecco una serie di esempi citati dal dirigente di C&T.
Per i passeggeri a piedi. «Premesso che esiste un’altra società di navigazione che percepisce contributi pubblici per assicurare la cosiddetta continuità territoriale e che C&T è principalmente una società di traghettamento di autoveicoli, Caronte & Tourist applica la stessa tariffa del vettore sovvenzionato, e inoltre esistono abbonamenti a condizioni di estremo favore per gli studenti e per i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, costretti alla pendolarità tra Messina e Villa San Giovanni;
Per i passeggeri con auto al seguito. «Esistono sistemi di tariffazione (in particolare la “Tessera Top Client”) con scontistica incrementale in ragione della frequenza dei passaggi e possibilità di fatturazione cumulativa. Analoghi sistemi esistono anche per i mezzi commerciali .Con il programma “Top Client”, in ragione della frequenza dei traghettamenti effettuati in un mese, la scontistica sulle tariffe normalmente praticate va dal 20 % al 41 % del valore dei viaggi».
La società sottolinea che le tariffe base, come dimostrato da un’analisi svolta a livello europeo, risultano essere tra le più competitive tra le società di navigazione che non beneficiano di sovvenzioni pubbliche.
Sono poi state testate con successo “prove pratiche di conurbazione”, con bigliettazioni scontate legate a eventi o situazioni specifiche e particolari (per esempio la convenzione per favorire la partecipazione di cittadini calabresi al Messina Street Food Festival o l’altra, recentissima, per incentivare la visita di messinesi agli impianti sciistici di Gambarie), ovvero l’emissione di biglietti integrati che comprendono all’interno della tariffa normale anche ingressi gratuiti o scontati a musei e/o mostre, sconti presso esercizi commerciali o di ristorazione.
«Con riferimento alle esigenze di carattere più marcatamente sociale, infine – conclude Tiziano Minuti – due sono le macrocategorie su cui parrebbe opportuno un intervento politico/istituzionale, naturalmente preceduto da rigorosi accertamenti sulla sussistenza dei relativi requisiti di accesso: i soggetti a basso reddito che per patologia siano costretti a traghettare con auto al seguito; i soggetti a basso reddito che per motivi di lavoro sono obbligati a traghettare con auto al seguito».
Riguardo al primo gruppo, la soluzione adottata d’intesa col Comune di Villa San Giovanni, con l’Amministrazione locale che individua soggetti cui assegnare un “Biglietto Autorità” attinti da un plafond consegnato mensilmente. non pare essere la modalità più idonea alla bisogna avendo evidenti limiti numerici.
Riguardo al secondo Gruppo, precisando che nessuna società di traghettamento – neppure quelle che sono destinatarie di contributi pubblici legati alla funzione di continuità territoriale – può elaborare in proprio soluzioni valide per questi soggetti, «parrebbe corretto che l’approccio politico/istituzionale, naturalmente preceduto da rigorosi accertamenti sulla sussistenza dei relativi requisiti di accesso, si muovesse in direzione dell’elargizione di mezzi di sostentamento di carattere generale da poter spendere nell’ambito della mobilità (che nel caso di specie è addirittura sovraregionale). Analoga modalità potrebbe essere applicata al primo caso, per la quota eccedente le disponibilità di biglietti agevolati fissate», conclude Tiziano Minuti.