I 20ANNI DEL GAL NEBRODI PLUS – Un trionfo di entusiasmo, partecipazione e orgoglio del territorio. Le motivazioni degli attestati.

Il ventennale del GAL Nebrodi Plus ha rappresentato un momento di grande entusiasmo e partecipazione, un’occasione che ha visto il territorio dei Nebrodi al centro di iniziative culturali, sociali e imprenditoriali di grande rilievo.

L’evento, ieri si è svolto nel parco e nella foresteria di Villa Piccolo, a Capo d’Orlando, è stato un tributo alle eccellenze locali, mettendo in risalto le imprese innovative e di ricerca che, nel tempo, hanno contribuito a valorizzare il patrimonio naturale e umano di questa splendida area della Sicilia.

riconoscimento e la premiazione di imprese innovative

 

Uno dei momenti più attesi della manifestazione è stato il riconoscimento e la premiazione di imprese innovative e figure di spicco del territorio, veri e propri orgogli locali. Tra questi spicca TMR, un progetto innovativo che ha saputo coniugare tradizione e modernità, rispondendo alle sfide del nostro tempo con soluzioni sostenibili e all’avanguardia.

 

Un’altra personalità celebrata durante il ventennale è stata Franco Blandi, figura instancabile e carismatica, noto per il suo impegno come animatore culturale del territorio. La sua opera e il suo costante lavoro hanno contribuito a mantenere viva la memoria storica e culturale dei Nebrodi, rafforzando il senso di comunità e appartenenza.

 

Ma l’evento ha anche lasciato spazio ai giovani talenti. Rosy Cassarà, un’adolescente del territorio, ha suscitato grande ammirazione per il suo impegno straordinario. Nonostante la sua giovane età, Rosy è riuscita a realizzare un dossier di candidatura a sito UNESCO per il borgo antico di Castanea. Un’iniziativa che dimostra come le nuove generazioni siano determinate a preservare e valorizzare il patrimonio storico del proprio territorio, guardando al futuro con consapevolezza e passione.

 

Di fatto comunque il grande protagonista è stato Francesco Calanna, attuale presidente del Gal Nebrodi plus, ai quali tutti hanno riconosciuto il suo saper “rete”. Lui, ieri ha raccontato di quest’vent’anni di programmazione e di concertazione dal bas­so. Ha detto che “sono stati vent’anni di bandi per costruire un tessuto imprendi­toriale e riqualificare l’esistente; vent’anni di azioni, di concerto con i comuni dei Nebrodi, tesi a riqualificare il territorio con interventi mirati alla salvaguardia dell’am­biente e alla tutela della identità territoriale; vent’anni di collaborazioni professionali, contribuendo a creare una classe di professionisti specializzati sul tematiche di svi­luppo locale; vent’anni di animazione territoriale, che hanno prodotto risultati collaterali mirati a rafforzare la strategia di programmazione”. Ha anche parlato di futuro che si giocherà sui temi della transizione ecologica, energetica e sociale. Ha anche evidenziato di come

“L’inverno demografico in cui la Sici­lia è precipitata investe principalmente la nostra area dei Nebrodi. Questa inesorabile curva di declino demografi­co, unitamente all’aumento dell’età media, si porta come conseguenza la progressiva senilizzazione della popola­zione. I Nebrodi invecchiano e con loro La Sicilia, noi dobbiamo fare la nostra parte: da un lato orientare la pro­grammazione a questo vecchio-nuovo scenario e dall’al­tro essere il seme di una palingenesi culturale”.

 

La manifestazione ha riservato altri momenti di forte impatto, come la proiezione di un corto inedito che ha documentato la tradizionale raccolta della pietra nel torrente Rosmarino, un lavoro duro ma pieno di significato, svolto dalle donne del luogo. Questo cortometraggio è stato una testimonianza toccante della resilienza e della forza di queste donne, custodi di una tradizione millenaria.

Con Calanna ieri c’erano anche Salvatore Giarratana e Nino Iuculano, che lui non ha avuto remore di definire amici, consulente, consiglieri e certamente sicuri ounti di riferimento.

 

Il Presidente Giarratana, memoria storica e protagonista della storia del Parco dei Nebrodi, dove ha per lungo tempo prestato servizio in qualità di direttore, sin dall’istituzione del Parco, nel 1993, a fianco del presidente Diego Marcello Fecarotti. Un impegno caratterizzato da anni di lavoro intenso, in cui il parco andava costruito, progettato persino, a partire dalle basi, fatte non solo di infrastrutture, ma anche e soprattutto di relazioni:

 

il dottor Nino Iuculano, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, dell’Assessorato Regionale, che è un profondo conoscitore delle problematiche legate al comparto agricolo e zootecnico della provincia sempre pronto a per dare delle risposte immediate ad un comparto che, in alcune occasioni, e stato isolato e abbandonato. Di fatto lkui è il “notaio” delle attività del Gal Nebrodi plus e di chi riceve e rendiconta contributi per le attività finanziate.

Non meno significativo è stato il racconto etnico e storico del territorio dei Nebrodi, interpretato magistralmente da Nino Nobile e accompagnato dalle potenti sonorità della vocalista Sava. Questo spettacolo ha saputo catturare l’anima dei Nebrodi, raccontando la storia di una terra che, nei secoli, ha saputo resistere e fiorire, intrecciando le vite di uomini e donne in una narrazione collettiva fatta di sacrifici, tradizioni e speranze.

 

L’evento ha rappresentato in pieno la cifra culturale, sociale ed imprenditoriale dei Nebrodi, mettendo in luce non solo le eccellenze del passato, ma anche la vivacità e il dinamismo di chi continua a operare per il futuro di questo territorio. Il ventennale del GAL Nebrodi Plus ha dimostrato come la sinergia tra cultura, innovazione e partecipazione possa diventare la chiave per lo sviluppo sostenibile di una regione tanto ricca di storia quanto proiettata verso nuove sfide.

In sintesi, la celebrazione dei vent’anni del GAL Nebrodi Plus non è stata solo una festa, ma un vero e proprio omaggio a tutto ciò che il territorio dei Nebrodi, come ha anche detto l’onorevole Bernardette Grasso presente in platea insieme ad amministratori e sindaci del territorio –   rappresenta: una terra che guarda al futuro con orgoglio, radicata in una cultura millenaria e animata da uomini e donne che ne incarnano lo spirito.

In questo contesto ben si è inserito il catering proposto da “Giulio” un’altra eccellenza delle tradizioni enogastronomiche del territorio.

L’incontro è stato condotto dal giornalista Massimo Scaffidi.

Le motivazioni degli attestati

 

A Rosy Cassarà Scurria della Scuola Media di Castell’Umberto (ME)

per avere avuto l’intuizione e la capacità, nonostante la giovanissima età, con la stesura e presentazione agli Organi dell’UNESCO di un suo personale “dossier di candidatura” del territorio del comune di Castell’Umberto – CASTELL’UMBERTO E L’ANTICO BORGO DI CASTANIA – a  Patrimonio dell’UNESCO, di coinvolgere giovani e comunità, con il convinto sostegno della Scuola Media di Castell’Umberto, in un processo di sensibilizzazione e conservazione attiva del patrimonio identitario locale, contribuendo così ad interpretare i temi basilari dell’azione dell’UNESCO, che promuove l’educazione alla bellezza e alla difesa della diversità culturale per creare cittadini consapevoli e capaci di costruire un mondo di pace e di fratellanza tra gli uomini.

 

A Franco Blandi

 

eclettica e poliedrica figura di operatore culturale sui generis, impossibile da inquadrare in una sola categoria, che in ogni manifestazione della sua multiforme attività – Pedagogista, Educatore socio pedagogico, Professionista delle Scienze dello Spettacolo e delle produzioni Multimediali, Esperto e docente di arti visive, formazione ed informatica, Direttore artistico ed organizzatore di rassegne e festival cinematografici,  presidente della Giuria del “Premio Vittorio De Seta”, autore e regista cinematografico e fotografo le cui produzioni hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, autore di apprezzatissimi romanzi e pubblicazioni, fondatore ed animatore di associazioni di impegno sociale e culturale – predilige ed  interpreta ai più alti livelli i temi intorno alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e intorno a  tematiche sociali di grande valore culturale etico e morale, in cui vi si riverberano i valori identitari locali sempre interpretati in maniera singolare ed originale.

 

A Pietro Terranova – Chief Technology Officer di TMR

animatore, ideatore e realizzatore, insieme al padre Tindaro, nei vari ruoli ricoperti  nella ultraventennale attività, di una delle più espressive, originali e territorialmente radicate aziende di telematica che hanno saputo sviluppare specifico focus sull’innovazione sostenibile, sullo sviluppo di  tecnologie che abbracciano i settori dell’Internet of Things, l’automation e l’automotive, coniugando efficienza operativa a ridotto impatto ambientale e raggiungendo ruoli leader in materia di mobilità sostenibile e di green energy, non perdendo mai di vista l’importanza di mettere la tecnologia al servizio dell’uomo.

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