A pensarci bene, giorno dopo giorno si stanno raggiungendo obiettivi incredibili e la metafora di quel treno targato – Movimento Art.230 del Codice della Strada – viaggia ad alta velocità per raggiungere quell’obiettivo prefissato di raggiungere in petizione, un alto numero di firme tali da fare applicare in tutte le scuole la formazione e la cultura dell’educazione stradale per salvaguardare la vita, quando ci si mette alla guida di un mezzo di trasporto. Come si è detto tante volte, l’art.230 è in vigore sul nuovo codice della strada fin dal lontano 1992, tuttavia, non è mai stato applicato, messo in pratica. È un fatto di cultura, un qualcosa che ha bisogno di sensibilizzare soprattutto i giovani a rispettare le regole del codice della strada, liberandosi di elementi che possono sviare l’attenzione alla guida come il telefonino o, peggio ancora, ridursi a guidare sotto l’effetto di alcol e droga. E’ maniacale!Troppi i morti sulle strade, troppi i drammi di vite spezzate in giovane età sulle strade. Poniamo un freno a questo stillicidio di morti assurde, per il presente e il futuro del mondo. La vita è la cosa più unica e straordinaria che ci sia ; non sprechiamola in maniera così assurda, nella consapevolezza che non rispettando i codici della strada mettiamo in pericolo la nostra e l’altrui esistenza. Dunque, grazie al Comune di Camaiore in provincia di Lucca, al Corpo dei Vigili Urbani della stessa città toscana, che in maniera ammirevole stanno dando vita a un impegno di grande impatto sociale. Con loro, anche tanti personaggi illustri del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, dello sport e di tanto altro, si stanno unendo per dire basta – davvero basta alle tragedie della strada. E intanto la metafora del treno sul quale tutti noi saliamo per raggiungere l’obiettivo finale, adesso corre, corre e corre, per fermarsi soltanto nella stazione Art.230 – scuola – cultura – formazione – conoscenza del codice della strada – che è VITA!!!
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Salvino Cavallaro