Il calcio, questo straordinario mezzo di comunicazione sociale che appassiona e fa parlare di sé nel bene e in quel tanto altro che crea spesso polemiche a non finire. Ma, per fortuna, esistono anche momenti ludici in cui si pensa di fare interagire il pallone, non solo per divertirsi e stare insieme, ma anche per il bene comune. Lucio Stella, ex calciatore di ottimo livello tecnico e patron dell’ASD Palio dei Quartieri di Torino – la società di calcio dilettantistica abile nell’organizzare da tanti anni una manifestazione sportiva riservata ai giovani calciatori – ha ideato qualcosa di innovativo con “Penalthon 2024” che sa di incrocio tra le parole “penalty” e “marathon”. L’evento, che avrà inizio alle ore 18,00 di Domenica 23 Giugno e procederà ad oltranza in concomitanza con la Festa di San Giovanni patrono di Torino, avrà come protagonisti alcuni gruppi composti da sei giocatori (5 rigoristi e 1 portiere) che si affronteranno in una maratona non stop di precisione e nervi saldi dal dischetto dagli undici metri sul tappeto sintetico della Società Carrara ’90 di Torino. Ma “Penalthon” non è soltanto la celebrazione della passione per il calcio, ma anche un’opportunità per fare la differenza. Infatti, parte del ricavato dell’evento verrà devoluta all’U.G.I. (Unione Genitori Italiani) che si occupa di assistenza alle famiglie di bambini e adolescenti malati di tumore, ospitalità gratuita presso Casa UGI, sostegno alla ricerca e alla cura dei tumori pediatrici, reinserimento psicosociale dei pazienti fuori terapia presso UGIDUE. Decisamente una bellissima iniziativa, che il patron Lucio Stella ha voluto abbinare ad un evento sportivo e culturale di alti contenuti sociali. Penalthon è aperto a tutti, dai giovani che hanno 15 anni in su, ai giocatori in attività o semplici amatori, giovani e “diversamente” giovani. Ci complimentiamo davvero con questa splendida iniziativa sportiva e umana, capace di continuare a dare al mondo del pallone quella radicata passione che si interseca ai veri valori di sport, cultura e socialità.
Salvino Cavallaro