Milazzo celebrerà le gelsominaie, una storia che affonda le sue radici addirittura negli anni ’20, quando iniziarono proprio nella Piana le prime piantagioni di gelsomini. Un lavoro faticoso, per il quale le donne che raccoglievano il baccello dovevano alzarsi la notte e rimanere diverse ore con i piedi nell’acquitrino per una paga irrisoria: 25 lire per diecimila fiori raccolti. Come si vede dalla foto gentilmente concessa dallo storico Massimo Tricamo, la raccolta del gelsomino impiegava tante donne, alcune delle quali dovevano portare con se i figli neonati, per poter continuare a lavorare e sostenere i pesanti ritmi. Un profumo, che conquisto la Maison Chanel tanto da diventare l’essenza principale del famoso profumo Chanel N5. E l’8 marzo prossimo Milazzo le celebrerà nel giorno della festa della donna. La proposta di ricordare le gelsominaie viene da un’altra donna, Maria Magliarditi, presidente della III Commissione consiliare, che gia da tempo aveva l’intenzione di rendere un doveroso omaggio alle donne gelsominaie per il grande lavoro svolto. “Abbiamo il dovere di valorizzare la storia e creare un luogo della memoria a testimonianza delle prime lotte per i diritti femminili sul lavoro” ha dichiarato Maria Magliarditi sottolineando quanto le lotte delle gelsominaie rappresentino un esempio contro la discriminazione di genere, oltre ad esempio di dignità. Per questo motivo, giorno 8 marzo alle 12, presso la giardineria comunale sarà installata una statua in ricordo delle donne gelsominaie, adornata da una coltivazione di gelsomini e curata dall’esperto comunale Pietro Formica. Un primo passo, che apre la strada ad un progetto che la presidente della III Commissione ha intenzione di concretizzare a breve, che riguarda la piantumazione di erbe officinali a fini terapeutici, a favore dei disabili psichici.