I comitati di Italia Viva di Milazzo e Pace del Mela si sono riuniti a Palazzo D’Amico, domenica 17 dicembre, per celebrare la conclusione dei rispettivi percorsi congressuali, suggellati dall’elezione dei presidenti: il dottor Giuseppe Magistri per il circolo di Milazzo e l’avvocato Gianluca Cernuto per quello di Pace del Mela.
Un cammino compiuto grazie al lavoro di un gruppo di professionisti desiderosi di spendere le proprie energie a livello locale, per riportare la politica ad una dimensione di pieno contatto con i problemi dei cittadini, come è stato più volte ribadito nel corso del convegno. Merito dell’intraprendenza, soprattutto nella fase di avvio, dell’avvocato Pasquale Morabito, promotore della costituzione di un comitato divenuto in poco tempo zonale, ossia comprendente le realtà comunali di Milazzo, Barcellona P.G., Merì, San Filippo del Mela e Condrò.
Al tavolo dei relatori, gli avvocati Pasquale Morabito e Salvatore Alosi per il comitato milazzese; la senatrice Dafne Musolino, presidente del comitato metropolitano di Messina; e l’avvocato Massimo Simeone, presidente del comitato provinciale.
Sono intervenuti anche il dottor Giuseppe Magistri e l’avvocato Francesco Certo, entrambi del gruppo milazzese di Italia Viva; l’avvocato Gianluca Cernuto del comitato di Pace del Mela; il sindaco di Milazzo, dottor Pippo Midili; e l’avvocato Salvatore Leto, ex sindaco di Castroreale titolare di una lunga militanza nel PSI, oggi sostenitore di Renzi, che ha voluto portare un buon augurio ai fondatori e a tutti gli iscritti.
“Celebriamo l’epilogo di questa esperienza congressuale dopo un’intensa e vivace campagna di tesseramenti”, ha esordito l’avv. Salvatore Alosi, passando poi la parola ai neo-presidenti Magistri e Cernuto per l’illustrazione delle mozioni programmatiche.
“Il circolo di Milazzo – ha spiegato il dott. Magistri -, per decisione dell’ultima assemblea regionale, diventa il fulcro dell’attività politica di Italia Viva nella zona tirrenica della provincia di Messina, per la vitalità dimostrata fin dalla sua fondazione e per il suo insediamento in un comprensorio altamente urbanizzato nonché sede di importanti insediamenti industriali e produttivi”.
Accennando alla questione dell’autonomia differenziata (attualmente in discussione in Parlamento), il dottore Magistri ha detto: “incrementerebbe il divario tra il Nord sviluppato e il Sud depresso, condannando il Mezzogiorno ad un sottosviluppo perpetuo, col serio rischio di mettere a repentaglio la stessa tenuta democratica del Paese”.
“Portare la politica sul territorio, in mezzo alla gente – il messaggio dell’avv. Gianluca Cernuto -, come quando esistevano le sezioni di partito. Vi sono problematiche riguardanti congiuntamente la Valle del Mela e Milazzo, altre sono distinte, ma tutte vanno affrontate dialogando e senza idee precostituite”.
“La presenza di un’ulteriore forza politica all’interno della nostra città non può che farmi piacere, nell’ottica di quel pluralismo politico che è predicato da tutte le parti, ma praticato in pochissimi posti”, il saluto del sindaco Midili.
L’avv. Francesco Certo, ricordando che “un tempo la politica era basata sul confronto, anche aspro, delle idee, mentre oggi si configura per lo più come scontro fra poteri”, ha individuato proprio in tale tendenza la causa della scarsa partecipazione giovanile, citando infine una frase del “Fedro” di Platone da assumere quale simbolo di un agire coscienzioso e pragmatico: “Il conoscere si realizza attraverso l’azione della mente, che gira intorno alle cose per vederle da ogni lato”.
In seguito, l’avv. Pasquale Morabito, distinguendo tra buona e cattiva politica, ha indicato le modalità per tornare ad un’azione basata sull’ascolto dei bisogni della gente, “funzione fondamentale delle organizzazioni politiche”. “Si sente dire che la politica oggi è dominata dai cosiddetti padroni dei voti e che questi hanno occupato le istituzioni”, ha affermato riferendosi ad alcune figure che, per la professione svolta, sono in grado di mobilitare ampi consensi: ad esempio, titolari di patronati e medici di famiglia. “Ma – ha proseguito -, rispetto a questa percezione negativa, credo che dovremmo utilizzare tali figure per ribaltare il ragionamento: se esse hanno qualcosa in comune, è proprio il rapporto quotidiano con la gente, un tempo curato dai partiti”. A proposito di un equivoco largamente diffuso sul concetto di azione politica, Pasquale Morabito ha chiarito che “la politica vera si fa al termine di una campagna elettorale e fino al giorno che precede la campagna successiva”.
La senatrice Dafne Musolino ha evidenziato le probabili conseguenze negative del ddl “Sud”, che avrebbe modificato le regole sul Fondo Sviluppo e Coesione, accentuandone la gestione centralizzata; con la conseguenza che alcune somme, già stanziate per lo sviluppo della Sicilia, sarebbero state dirottate per il ponte sullo Stretto, “senza nemmeno considerare – ha detto – la necessità di riorganizzare e ripartire le quote di traffico, sia navale che gommato, o il problema dello smaltimento dei materiali in assenza di discariche per le terre. Non si può concepire un’opera tanto complessa senza sapere quali infrastrutture verranno realizzate. Il lavoro non diventi il termine di un ricatto generazionale”.
Le conclusioni sono state affidate all’avvocato Massimo Simeone, che ha sottolineato l’importanza dell’occasione assembleare come momento di rilancio dello spirito di condivisione, incentivo alla partecipazione e al contributo delle idee. “Fenomeni come il populismo o il sovranismo degli ultimi anni – ha sottolineato – utilizzano il cittadino-elettore in modo strumentale agli interessi di alcuni soggetti, stravolgendo il normale principio di rappresentanza. Bisogna tornare ad una corretta fisiologia del sistema che dia nuova centralità al cittadino, perché è dalla base che nasce la politica”.
Annunciando infine: “Dopo la fase congressuale e la costituzione degli organismi, andremo a definire altri aspetti come la creazione dei dipartimenti tematici, che ci permetteranno di organizzare incontri e instaurare sinergie a livello territoriale, per diffondere le idee di cui Italia Viva vuole essere foriera”.
Francesco D’Amico