Sembra ieri! Sembra ieri che il presidente Beppe Aghemo ha portato il Moncalieri in C2. Anni belli, emozionanti, che ho vissuto assieme alla famiglia Aghemo, a mamma Silvana, al figlio Paolo, a sua sorella, ma soprattutto con lui, il presidentissimo Beppe con il quale intrapresi un rapporto prima professionale e poi di particolare amicizia legata al comune sentire nell’aiuto delle persone più fragili. Sì, il buon Beppe Aghemo era così! E anche in quel giorno in cui scese in campo a Moncalieri con tutta la sua famiglia per festeggiare la promozione in C2 del Moncalieri Calcio, tra la sfrenata gioia il suo pensiero andava sempre a chi soffriva. Era un fatto di sensibilità umana di un presidente che spesso agiva di pancia, talora senza riflettere abbastanza, talmente era trasportato dai sentimenti, dalla passione e dalla voglia di vincere per far felici i suoi affetti più cari, gli amici e coloro i quali attraverso le sue vittorie alleggerivano la difficoltà di vivere. Non pensate alla retorica, ma alla figura di un uomo che ha donato tanto agli altri. E io ne sono il testimone, perché proprio in quella giornata dei festeggiamenti sul campo del Moncalieri ci siamo ripromessi di risentirci per mettere a punto l’aiuto verso l’A.I.P. Associazione Italiana Parkinson. Ebbene, insieme riuscimmo a organizzare manifestazioni calcistiche, culturali e di spettacolo, il cui raccolto è stato devoluto interamente all’Associazione. E’ stato un sentire comune, quell’intimo forte senso dell’aiuto da parte di chi ha avuto tanto, verso chi soffre. Era l’anima del presidente Aghemo, grande tennista, presidente vittorioso del Moncalieri e poi passato alla storia come il presidente del Torino Calcio rimasto in carico soltanto 54 giorni. Ma questa fu un’altra storia, altri momenti di vita che, tuttavia, non hanno offuscato la grande personalità e sensibilità di un imprenditore tutto cuore e anima. Ricordi che vanno oltre il tempo. Momenti storici di vita che sono passati nella mia mente come un film; quel film legato a un giorno di festa storico del Moncalieri Calcio, ma soprattutto a un uomo a cui tanti di noi devono gratitudine.
Salvino Cavallaro