Il 36enne giornalista Santi Cautela, milazzese, direttore de Il Tirrenico, giornale online di eventi e cultura, da due mesi ormai si trova in Piemonte per una importante esperienza lavorativa sul giornale gastronomico il Golosario che promuove anche gli eventi di Golosaria Milano. Legata al giornale anche la casa editrice che pubblica ogni anno le importanti guide del gusto con oltre 3000 ristoranti recensiti.
Come stai vivendo questa esperienza?
“Devo dire che è stato entusiasmante sin dal mio primo giorno qui ad Alessandria, poter girare tanto e raccontare sul sito de il Golosario le bellezze enogastronomiche di questo territorio. Molto spesso, devo dire, vengo interpellato per opinioni sulla mia Sicilia ma in generale, devo dire che il settore dell’enogastronomia rappresenta una eccellenza primaria per l’intero Paese. Avere l’opportunità di raccontarlo su una vetrina così importante è stato per me molto stimolante.”
Ti sei sempre occupato di politica e comunicazione istituzionale, come mai questo passaggio?
“Due anni fa mi sono avventurato in un master di critica gastronomica perché con il Tirrenico avevo approfondito in tempi non sospetti la mia passione per la ristorazione. Acquisiti gli strumenti professionali ho iniziato a collaborare a distanza con il Golosario circa un anno e mezzo fa occupandomi di agriturismi nel ragusano. Nel frattempo continuavo a portare avanti i miei numerosi progetti: il Tirrenico per gli eventi, l’agenzia social per la parte di marketing legata al food, la consulenza politica e istituzionale per svariati partner.”
Riesci a gestire a distanza il giornale del Tirrenico?
“Non è facile farlo ma sì. Posso farlo grazie a una squadra che mi assiste dalla Sicilia. David Anastasi e Mimmo Aragona su tutti che ringrazio. Il giornale è in buone mani e oggi a 4 anni dalla sua fondazione, è un magazine di approfondimento con un pubblico molto giovane, interessato agli eventi, allo sport e all’attualità. Il focus resta la provincia di Messina ma guardiamo spesso, grazie alle nostre rubriche tematiche, anche oltre lo Stretto.”
Ti manca la Sicilia? Resterai in Piemonte?
“Per adesso siamo concentrati su Golosaria Milano, l’evento che racchiude le eccellenze enogastronomiche da tutta Italia. Qui mi occuperò dell’area tasting, quindi le masterclass di degustazioni sul vino. Un mondo che mi sta appassionando. Il Piemonte è davvero la Regione più rappresentativa del vino, che in questo momento vive un momento florido. L’Italia è il Paese leader nel mondo tra i produttori e continua a tenere alto il livello qualitativo. Ovviamente mi manca la cucina siciliana, il mare, i paesaggi, i sapori. E poi la famiglia, gli amici, i locali milazzesi che ho amato raccontare in questi anni. Ma ho scelto di fare una esperienza che mi sta permettendo di crescere professionalmente e conoscere tante cose molto interessanti. Non so ancora se resterò. Qui mi sto trovando bene e vorrei continuare il mio studio sui vini del Nord Italia.”
Lasciaci allora con un vino che consigli ai lettori…
“Vi lascio con due vini, un bianco e un rosso, che ho avuto il piacere di apprezzare in ogni forma, annata e cantina dei territori del Monferrato e delle Langhe. La Barbara nelle sue differenti DOCG – la mia preferita è il Nizza Riserva della Cantina Guido Berta – e il Moscato d’Asti, un bianco dolce che qui ha sentori di pesche “tabacchiere”. Mi ricordano la mia Sicilia a inizio estate…”